12 Aprile 2023
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse13-04-2020 Fiano Romano, ItaliaCronacaCoronavirus, emergenza sanitariaNella foto: casa di riposo Villa Rosa Fiorita dove si sono registrati 14 casi positivi al virus e un decessoPhoto Mauro Scrobogna /LaPresseApril 13, 2020  Rome, ItalyNewsCoronavirus outbreak: health emergency In the picture: Villa Rosa Fiorita nursing home where 14 positive cases and one death were recorded
5 morti a Chioggia in un mese, scatta il giallo nella città dove nel giro di pochissime settimane cinque uomini sono stati trovati morti in casa dopo presunti malori improvvisi. L’ultimo in ordine di tempo è Alessandro Nordio, di 54 anni d'età.
In un solo mese, nella città di Chioggia ci sono stati 5 morti. Cinque persone di sesso maschile sono state trovate senza vita nelle proprie abitazioni. Loro sono Sandro Schiavon, Massimo Bonaldo, Alfredo Giulio, Antonello Chiereghin e Alessandro Nordio.
L'ultimo stava per compiere 55 anni d'età, viveva da solo in un appartamento a Borgo San Giovanni. A dare l'allarme sono stati i colleghi della cooperativa sociale in cui lavorava da un po' di tempo. L'uomo non si era presentato al lavoro e non rispondeva più al telefono. I parenti si sono recati a casa sua e lo hanno trovato senza vita. A causare il decesso sarebbe stato un malore improvviso. Quando si è diffusa la notizia, sul web molti utenti hanno effettuato ricerche per capire se la morte improvvisa di Nordio e quella degli altri uomini potessero essere causate dalla vaccinazione contro il Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sul vaccino ed eventuali reazioni avverse.
I malori improvvisi sembrano crescere sempre di più negli ultimi mesi. Tuttavia è singolare il fatto che gli ultimi siano capitati nella stessa città nel giro di poche settimane.
Gli uomini morti per malore improvviso a Chioggia abitavano tutti da soli e avevano un’età compresa tra i 54 e i 62 anni, ad eccezione di Alfredo Giulio che aveva 78 anni.
Alcuni di loro abitavano peraltro nello stesso quartiere: Giulio e Nordio a Borgo San Giovanni, Bonaldo e Chiereghin vivevano nello stesso condominio al Piperno. Inoltre Nordio e Bonaldo avevano lavorato insieme. Il comune è molto piccolo, conta infatti poco meno di 50 mila abitanti.
Per il momento si parla solo di casi isolati, sui quali sembra difficile trovare dei collegamenti. Però l’assessore ai Servizi sociali, Sandro Marangon, ha voluto lanciare un appello parlando di solitudine: "Per quanto è nelle mie conoscenze, non intravedo collegamenti tra i fatti, ma solo una realtà di solitudine che emerge e su cui noi stiamo cercando di sensibilizzare. Conoscevo tra l’altro alcune di queste persone, impegnate anche nel sociale. Sono coincidenze sfortunate di persone che vivevano sole. Più in generale, mi sento di allargare il discorso al disagio che molte persone vivono, alla solitudine che può portare anche a drammi come questi". Purtroppo tutti e cinque vivevano da soli e colti da un malore improvviso non sarebbero riusciti a chiedere soccorso.
"Ci tengo a dire a tutte le persone sole o in difficoltà o a chi vive vicino e conosce realtà difficili, di non avere paura, non c’è niente di male a chiedere aiuto. So di persone che si vergognano a chiedere il pacco alimentare. In questo caso affidatevi a un’associazione, ma fatelo. Per la spesa, ma anche per un supporto. Esiste una rete che collega Comune, Caritas, associazioni, Croce Rossa eccetera, gruppi pronti a dare una mano. La società è cambiata, ci sono più persone sole, spesso senza una rete di supporto".
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