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Bimbo disabile dopo il parto gestito da ginecologo senza laurea: genitori chiedono danni all'Ulss 3

La morte del finto medico, che per 40 anni ha recitato la professione ha costretto i genitori a porre le attenzioni sull'Usl 3 ritenuta responsabile in quanto il fatto è avvenuto in uno dei suoi ospedali

28 Dicembre 2022

Bimbo disabile dopo il parto gestito da ginecologo senza laurea: genitori chiedono danni all'Usl 3

Facebook: Busa

A Venezia un bimbo disabile dopo il parto è stato gestito da un ginecologo. Nulla di eclatante se non che l'uomo in questione è accusato di aver fatto il medico per quarant'anni senza laurea. Andrea Stampini però è morto nel 2019, poco prima di compiere 69 anni, di conseguenza la famiglia del piccolo si è rivolta all'Ulss 3 ritenuta responsabile in quanto il fatto è avvenuto in uno dei suoi ospedali. Non c'è ancora una stima del danno, ma la cifra potrebbe essere milionaria.

Venezia, bimbo disabile gestito da un falso ginecologo: famiglia chiede i danni all'Ulss 3

Il "medico" ha di fatto trascinato con se tutti i procedimenti penali contro di lui. Il parto del bimbo disabile avvenuto all'ospedale di Dolo, in provincia di Venezia. nel 2014 sarebbe stato gestito da Stampini che per i pm "avrebbe causato un’asfissia perinatale" al bambino che ha ora 8 anni. Questo sarebbe avvenuto perchè il falso medico avrebbe ignorato l'importanza di un parto cesareo, tirando fuori il bambino dall'utero della mamma con metodi non adeguati, utilizzando una ventosa. Il bambino rimasto senza ossigeno adesso riporta una disabilità al 100%.

La prossima data utile del 19 gennaio servirà a stabilire le responsabilità di quanto accaduto al bambino e valutare il danno, mentre l'Ulss ha chiamato in causa la Efds Srl, società per cui lavorava Stampini e che aveva in appalto alcuni turni di Ginecologia, l’Ordine dei medici di Ferrara a cui era iscritto, gli eredi del defunto e tre compagnie assicurative. L’azienda sanitaria si rifiuta di commentare le indagini e spiega solo di essere "vicina alla famiglia, per le pesanti conseguenze che ha subìto in questa vicenda dolorosa in attesa che la causa civile quantifichi il giusto risarcimento".

"Per consentire alla famiglia di sostenere nel frattempo le spese di assistenza per il figlio", è stato "concesso nel 2019 un consistente acconto risarcitorio. Attende ora, insieme alla famiglia, le decisioni del giudizio civile". Il riferimento è agli 800mila euro di acconto versati già dall’Usl Serenissima.

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