10 Dicembre 2022
L'Italia ha aperto i porti a 3 navi ong. In tanti si chiedono se il Viminale, che finora ha condotto una linea rigorosa sui migranti abbia fatto dietrofront e sconfessato quelle che erano le linee del governo appena insediato. Ma dal ministero di Piantedosi arriva la precisazione: "Sull’immigrazione, nessun dietrofront. Il Viminale ieri ha dato via libera all’approdo delle navi perché l'approssimarsi del maltempo e le condizioni del mare avrebbero a breve esposto le persone a bordo a rischi", è il commento tranchant.
"Le ong, come già accaduto precedentemente, ne avrebbero tratto un pretesto per dichiarare lo stato di emergenza a bordo e avrebbero così fatto ingresso nei porti della Sicilia, i cui centri di accoglienza sono già congestionati di presenze, rimanendo peraltro in prossimità dei loro scenari operativi", sottolineano fonti del Ministero degli Esteri, che poi precisano: "La salvaguardia delle persone orienterà sempre le decisioni del Governo, anche di fronte alle azioni provocatorie e rischiose delle Ong".
Da quando il governo di Giorgia Meloni si è insediato il tema migranti è stato uno dei più spinosi in assoluto, battezzato dallo scontro nel recente passato tra Francia e Italia, e le nuove linee guida che chiede il nostro Paese rispetto alla gestione precedente. L'Italia ha aperto i porti alla Geo Barents che trasportano 248 migranti e stasera dovrebbero sbarcare a Bari i 261 a bordo della Humanity 1.
Sul tema migranti era intervenuto ieri il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ad Alicante che aveva parlato di una Italia “solidale”, a patto che si rispettino "sempre e comunque le regole, anche da parte delle ong". Il giorno prima ennesimo scontro sull'asse Parigi-Roma. Dal Viminale arriva poi la stoccata alle ong, le cui azioni "spesso rischiose e provocatorie favoriscono in molti casi l’ingresso in Italia di migranti economici che non hanno alcun diritto a entrare e rimanere in Italia.
"Le ong rappresentano un fattore che incentiva i migranti a partire. Fanno pattugliamento sistematico. Portano in acque italiane migranti raccolti in acque di altri Paesi. Raccolgono in mare persone che hanno pagato uno scafista, dunque un criminale, per entrare illegalmente in Italia". Alcune ong, si sottolinea, "finiscono per rappresentare, anche loro malgrado, un elemento chiave della filiera che ingrossa l’immigrazione irregolare in Italia".
Di Ivan Vito
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