23 Ottobre 2022
fonte: web
La prima a dare il triste annuncio della morte di Dietrich Mateschitz l'inventore del marchio Red Bull è stata la rivista Speedweek, ma poi anche il capo della squadra di F1. Da John Elcann a Christian Horner, tutto il mondo dello sport e della Formula 1 piange la scomparsa dell'imprenditore al 56° posto nella lista stilata dalla rivista Forbes dei più ricchi del mondo.
La Red Bull "ti mette le ali" e lui le ha messe anche su pista, quando nel 2004 ha rilevato la scuderia di Formula 1, Jaguar Racing fondando la Red Bull Racing. Ma non si è fermato lì e infatti nel 2005 ha rilevato la scuderia italiana Minardi rinominandola Scuderia Toro Rosso e affiancando a questa una squadra satellite a quella ufficiale Red Bull.
Dal 2010 al 2013 la Red Bull ha vinto i mondiali costruttori e quello piloti con il tedesco Sebastian Vettel, impresa ripetuta nel 2021 e nel 2022 con la vittoria del mondiale piloti con Max Verstappen.
L'annuncio della sua morte però è stato inaspettato per il grande pubblico ma non per chi lo conosceva da tempo: si apprende in queste ore infatti che il noto imprenditore, considerato la 56 esima persona più ricca del mondo secondo Forbes. L'imprenditore pare stesse lottando da tempo contro una lunga malattia.
Il visionario imprenditore fondò la Red Bull nel 1984 dopo aver assaggiato una energy drink. All'epoca lui lavorava nel marketing. Da lì sarebbe nata l'idea della Red Bull che diede poi vita ad una squadra di F1 omonima. Era nato nel 1944 da una famiglia di origine croata che viveva però in Austria e, precisamente a Sankt Marein im Mürztal. Dalle ricerche in rete si apprende che l'uomo stesse lottando da tempo con una malattia, nel tentativo di vincerla, non sono state diffuse notizie precise sulla causa morte di Dietrich Mateschitz, ma da quanto riferito è probabile che si trattasse di un tumore molto aggressivo.
Siccome la Red Bull "ti mette le ali" (questo il pay off, n.d.r.), l'idea del visionario Dietrich Mateschitz era quello di sponsorizzare gli sport estremi e in effetti così è stato.
Tra il 2005 e il 2006 ha acquistato le squadre di calcio dell'Austria Salisburgo e dei MetroStars. Nel maggio 2009 ha inoltre fondato il club tedesco, chiamato RB Leipzig.
"Gli dobbiamo tutto, quello che ci ha permesso di fare. Dobbiamo essere grati per il contributo che Red Bull dà allo sport. Aveva una grande passione per la F1, ora andiamo in pista a dare il meglio per lui". Così il team principal di Red Bull, Christian Horner
"Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Mateschitz. Era un visionario, un amante del motorsport e della F1. E' stato capace di trasformare Red Bull in un marchio conosciuto in tutto il mondo"
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