13 Luglio 2022
Di seguito tutto quello che c'è da sapere sullo sciopero di Ryanair di domenica 17 luglio 2022, ecco cosa fare, orari, voli garantiti, rimborso voli cancellati. L'agitazione sindacale è stata confermata nella giornata di martedì 12 luglio 2022. Quella di domenica, dunque, si prospetta come una domenica di fuoco, in quanto incroceranno le braccia sia i piloti che gli assistenti di volo di Ryanair, una delle maggiori compagnie aeree che operano in Italia. L'ultimo sciopero di Ryanair era andato in scena meno di un mese fa, precisamente il 25 giugno 2022. Anche in quella occasione i disagi erano stati notevoli.
A spiegare le motivazioni alla base del nuovo sciopero di Ryanair è stato Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil. “A oggi, in mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell'adeguamento dei salari, rimane confermato domenica 17 lo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair". E ancora. "Abbiamo chiesto al Mims di convocare un confronto con le compagnie low cost per verificare il rispetto dell'applicazione dell'articolo 203 del Decreto Rilancio sull'applicazione dei minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo".
Non è d'accordo il Codacons, il quale ha definito lo sciopero Ryanair come "irresponsabile". "Indire scioperi e proteste in pieno periodo di partenze estive è una vera e propria violenza verso gli utenti, che non hanno alcuna colpa e che, ricordiamolo, pagano attraverso i biglietti e i servizi aerei lo stipendio di piloti e assistenti di volo - ha detto il presidente Carlo Rienzi -. Usare i cittadini come ostaggi impedendo loro di raggiungere le località di villeggiatura è un atto irresponsabile che aggrava la situazione già critica del trasporto aereo".
Anche Assoutenti, per bocca del presidente Furio Truzzi. "È giusto che i lavoratori rivendichino i loro diritti ma bloccare il trasporto aereo durante il periodo estivo è inaccettabile", ha detto. "Sospendere i voli quando milioni di cittadini si spostano in aereo per raggiungere le località di villeggiatura è un atto ostile verso gli utenti che rischiano di perdere ingiustamente giorni di vacanza e soldi". Dunque, "chiediamo ai lavoratori di trovare soluzioni alternative che non arrechino danno ai consumatori e invochiamo l'intervento del Garante per gli scioperi, affinché sia introdotta una fascia di garanzia che assicuri i voli fino al prossimo 15 settembre, vietando qualsiasi protesta sindacale nel periodo caldo delle partenze estive".
Per chi si chiede cosa fare, non c'è altra risposa che possiamo dare se non quella di provare a spostare il proprio volo in altra data. In alternativa si dovrebbe valutare di spostarsi con altri mezzi, in caso di viaggi a località vicine, o con altre compagnie. Infatti, a seguito della conferma dello sciopero di Ryanair previsto per domenica 17 luglio, l'azienda ha fatto sapere che tutti i voli saranno annullati. In un primo momento lo sciopero doveva andare in scena per tutta la giornata. Poi era stato previsto che ci fossero orari di garanzia e voli garantiti. Gli aerei sarebbero dovuti fermarsi, infatti, unicamente dalle ore 14 alle ore 18. Alla protesta, aderiranno i piloti e gli assistenti di volo delle compagnie aeree Ryanair, Malta Air e della società CrewLink.
La pagina web dell‘Enac ha fatto in ogni caso sapere che "durante gli scioperi vi sono le fasce orarie di tutela". Queste vanno "dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati". E ancora: "Inoltre informazioni dettagliate sull'operatività del proprio volo possono essere richieste alla compagnia aerea di riferimento".
Veniamo infine a come ottenere il rimborso per i voli cancellati. Ricordiamo che, in ambito europeo, si applica il Regolamento UE n. 261. Questo afferma che il passeggero vittima di un viaggio annullato ha diritto ad essere riaccomodato su un altro volo. Inoltre può domandare il rimborso del prezzo pagato unitamente al risarcimento del danno, qualora l'avviso di cancellazione sia avvenuto meno di 2 settimane prima del decollo.
Tuttavia, il Regolamento si applica solo in ambito europeo. Al contrario, se si tratta di una compagnia non facente parte della UE bisognerà controllare la previsione del contratto di servizio stipulato con quel vettore.
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