Marmolada, Procura: "Evento imprevedibile, esclusa la negligenza". Ancora 2 dispersi

Il disastro sulla Marmolada avvenuto domenica scorsa è stato un "evento imprevedibile e per questo motivo è da escludere l'ipotesi della negligenza". A parlare così oggi è il capo della procura di Trento, Sandro Raimondi, che, dopo le prime e approfondite analisi, mette da parte anche una possibile imprudenza. Nel frattempo, il numero di dispersi scende da 13 a 2: questi sono tutti italiani. Gli ultimi 3 sono trovati grazie ai droni, sono tutti veneti che salivano in cordata. Il conto dei morti sale a 10.

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Per quanto accaduto sulla Marmolada "in questo momento possiamo escludere assolutamente una prevedibilità e una negligenza o un'imprudenza", fa sapere dunque la procura di Trento. Il capo, Sandro Raimondi, afferma: "L'imprevedibilità in questo momento è quella che la fa da protagonista. Per avere una responsabilità bisogna poter prevedere un evento, cosa che è molto, molto difficile". E ancora: "Quando mi hanno chiamato i carabinieri subito dopo la tragedia, mi hanno parlato di situazione quasi apocalittica".

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Le parole della procura di Trento arrivano all'indomani del discorso del premier Mario Draghi a Canazei, dove prosegue il doloroso riconoscimento delle vittime. Nelle ultime ore sono state rintracciate alcune persone date per disperse, come due alpinisti francesi che hanno raccontato di essere stati sfiorati dalla frana di ghiaccio. Il bilancio delle vittime, per il momento, è di 7 vittime e ancora 5 dispersi. 

Gli alpinisti rintracciati "sono in gran parte stranieri". Lo spiega il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. Per gli altri dati ancora per dispersi, 5 italiani, sono stati già mandati in volo i droni del Soccorso alpino e dei Vigili del Fuoco che hanno sorvolato diverse aree della Marmolada. Sono stati visti sia resti umani che di abbigliamento e di attrezzatura tecnica. Il presidente del Soccorso alpino nazionale, Maurizio Dellantonio ha fatto sapere: "In tre o quattro punti abbiamo ritrovato sia dei resti umani che di attrezzatura alpinistica e tutto è stato già prelevato dagli operatori in elicottero".

E infine: "Ci sono - ha concluso Maurizio Dellantonio - parti umane, di dimensioni molto piccole, tante neanche collocabili in una parte del corpo o in un'altra. Tutti quanti verranno esaminati per trovare anche un minimo di relazione tra un reperto e l'altro".