14 Giugno 2022
Chi è Elena Del Pozzo, la bambina di 5 anni rapita a Catania nel primo pomeriggio di lunedì 13 giugno e trovata morta il 14 giugno. La Procura di Catania, che sta indagando sull'accaduto, ha autorizzato la diffusione di una fotografia realizzata proprio il giorno del rapimento mentre tornava a casa dall'asilo con la mamma: Elena indossava una maglietta a maniche corte bianca e un paio di pantaloncini gialli.
Un'immagine sgranata, ma importantissima quella che la ritrae il giorno della scomparsa. Un fotogramma in cui la piccola Elena sembra giocare serenamente. La stessa Procura ha autorizzato però la diffusione anche di un altro scatto, più vecchio, in cui la bimba si vede chiaramente in volto. Nella foto, che sembra scattata all'asilo, Elena indossa il sopra di una tuta e mostra un biglietto con in basso la parte finale della scritta ‘auguri mamma'.
Nel post, rilanciato più volte sui social, si legge che è "stata rapita in zona Piano Tremestieri verso le 15" e che "i probabili autori" sarebbero "tre persone incappucciate a bordo di auto di cui non si conosce modello colore e targa".
La procura di Catania ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona, delegando le indagini ai militari dell'Arma ma al momento non ci sono indagati. La piccola sarebbe stata rapita poco dopo avere lasciato l'asilo: era con la madre a bordo di un'auto che sarebbe stata bloccata dagli uomini che, secondo alcune versioni, sarebbero stati armati e avrebbero portato via la bimba caricandola su un'altra vettura.
"Siamo in una fase delicata e non possiamo dare alcuna informazione" ha detto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, aggiungendo però che al momento "Può solo escludersi la finalità di riscatto" visto che la famiglia non è ricca. L'ipotesi più accreditata dunque sarebbe quella di una rapimento che rientrerebbe in dinamiche familiari. "Mi sono messo a disposizione per aiutare le ricerche anche tramite la protezione civile, ma mi è stato riferito che non si tratta di smarrimento o di fuga bensì di altro, probabilmente, dinamiche familiari", ha spiegato infatti il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra, rivelando la grande ansia di tutta la comunità. "Ho parlato più volte in queste ore con i carabinieri ai quali ho chiesto maggiori dettagli e notizie. Le uniche cose che mi ha riferito che stanno indagando, con posti di blocco in tutta la provincia" ha concluso il sindaco.
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