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Esercito Italiano, circolare alle caserme: meno congedi. Il Paese si prepara alle armi?

Lo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano precisa che la circolare alle caserme è un "documento interno e di routine". E scoppia la polemica politica. Rifondazione Comunista: "I nostri soldati si preparano alla guerra"

15 Marzo 2022

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Esercito (fonte foto Lapresse)

Mentre lo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano precisa che la circolare alle caserme è soltanto un "documento interno e di routine", divampa la polemica politica con Rifondazione Comunista in testa, che dice con preoccupazione: "I nostri soldati si preparano alla guerra".

Esercito Italiano, circolare semplice comunicazione di routine?

Il timore di molti, ed espressamente dichiarato da Rifondazione Comunista, è che l'Italia si stai preparando alla guerra. "Valutare con attenzione i congedi anticipati, reparti in prontezza operativa alimentati al 100%, addestramento orientato al warfighting, provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d'arma dell'artiglieria". E' quanto si legge in una circolare dello Stato maggiore dell'Esercito del 9 marzo scorso con riferimento ai "noti eventi" e alle "evoluzioni sullo scacchiere internazionale". E la politica. s'infiamma.

Lo Stato maggiore dell'Esercito definisce la "lettera che sta circolando su alcune chat di messaggistica istantanea" relativa alla situazione internazionale in corso un "documento interno e di routine, ad esclusivo uso interno di carattere routinario, con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell'Esercito, al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che e' sotto gli occhi di tutti".

Esercito Italiano: i timori di Rifondazione Comunista

La dichiarazione, però, non convince Rifondazione Comunista, che definisce la circolare del 9 marzo "gravissima". "Il nostro esercito si prepara a combattere. E' la dimostrazione lampante che il nostro Paese è già parte co-belligerante nel conflitto in corso. Cittadini/e sono tenuti all'oscuro di come il governo ci stia sciaguratamente trascinando in una guerra i cui sviluppi, se si continua su questa strada, saranno devastanti. Chi ha prestato servizio nelle forze armate negli ultimi trent'anni non ha mai visto una circolare dello stato maggiore dell'Esercito di questo tenore. A questa sciagurata mobilitazione di truppe si aggiunga che ancora non è dato sapere che tipo di armamento stiamo inviando in Ucraina. Il governo chiarisca immediatamente al Paese. Bisogna fermare questa spirale di guerra". Lo ha affermato Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Gregorio Piccin, responsabile pace del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, che ha diffuso la circolare dello Stato Maggiore dell'Esercito. Instillando il dubbio inevitabilmente anche in tutte le altre parti politiche.

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