18 Dicembre 2021
Fonte: lapresse.it
Il record di contagi del 2021, comunque vicino come numeri al record di contagi del 2020 (quando però i vaccini anti Covid non c'erano) ha spinto le Regioni ad anticipare l'entrata in zona gialla. Dunque, dopo un anno di sacrifici, dopo le polemiche sul Green pass e poi sulla sua "super evoluzione" in Super Green pass, siamo - quasi - al punto di partenza. I primi presidenti a muoversi sono stati Luca Zaia e Vincenzo De Luca, rispettivamente Governatori di Veneto e Campania. Il primo ha deciso di anticipare la zona gialla, il secondo ha invece avvisato che "c’è una maledetta accelerata diffusione del Covid, siamo nel pieno della quarta ondata, dobbiamo riaprire le terapie intensive".
Da lunedì 20 dicembre 2021, inoltre, scatta la zona gialla imposta dal Governo targato Mario Draghi in Marche, Liguria e Trentino. Tutto questo mentre sale l'allarmismo - spesso per la verità non completamente giustificato - di molti, tra politici e professorini sempre desiderosi di mettersi in mostra nelle più disparate trasmissioni televisive. De Luca, come già accennato, ha annunciato di aver dato "indicazione ai direttori generali di riattivare i posti di terapie intensiva a cominciare dagli ospedali modulari che abbiamo realizzato".
Insomma, con tutta probabilità, ci aspettano vacanze natalizie non molto diverse da quelle passate l'anno passato. Forse non saremo costretti a fare una cernita tra i parenti per decidere i due da invitare al cenone, come nel 2020, ma certo non potremo avere tutte le libertà che auspicavamo di riottenere grazie ai vaccini e a una campagna vaccinale durata un anno. Ora, il rischio, bello alto, è che sempre più persone possano iniziare a ritenere i vaccini inutili. O quantomeno poco efficaci. Sicuramente, molti si interrogheranno (a ragione) sull'utilità del Green pass e della sua evoluzione in Super Green pass, come d'altra parte sarebbe auspicabile che succeda. Anche se, difficilmente, chi ci governa, o chi fa parte di un sistema che ha difeso il certificato verde, come fosse Superman, farà marcia indietro. D'altra parte, il mestiere del politico (e dell'opinionista) si fonda in gran parte sull'abilità di cadere in piedi, non ammettendo mai i propri errori e lasciando che il tempo li cancelli.
“Il Veneto ha il 13% di occupazione delle terapie intensive, tre sopra il limite di zona gialla, e in area medica il 15%, esattamente quello che fa scattare la zona gialla – ha intanto detto il presidente Luca Zaia –. Siamo in una fase nella quale la circolazione del virus è importante. I dati dicono che l’Rt è a 1.15, l’incidenza di 506,3 su 100mila residenti a settimana; è alta ma lo è anche in proporzione ai tamponi che facciamo". Tra le altre disposizioni firmate dal Governatore leghista, c'è l’obbligo per una sola persona di accompagnamento ai pazienti negli ospedali e per la visita in ospedali e Rsa. Sospese le visite alle case di riposo a minori di 12 anni, e i rientri in famiglia degli ospiti.
In Campania "cominciamo ad avere un dato estremamente preoccupante: aumenta la diffusione del contagio Covid a un ritmo impressionante, un aumento a volte dell’ordine del 200-300% di contagi", ha detto De Luca. Quindi difende l’ordinanza con cui ha vietato la vendita di bevande nel periodo natalizio e le feste in piazza “meno che mai a Capodanno”, il presidente ha sottolineato: "Se periamo la testa nella settimana dalla vigilia di Natale a Capodanno perdiamo tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi e ci ritroviamo a metà gennaio a dover richiudere". L’ordinanza, ha ribadito, "non è certo una ghigliottina ma è il minimo che potevamo fare".
"Ci stiamo avvicinando anche in Italia, sia pure con ritardo, ai livelli di contagio che registriamo in altri Paesi d’Europa – ha aggiunto il Governatore campano –. C’è da augurarsi ovviamente che l’elevato livello di vaccinazione nel nostro Paese ci salvaguardi dagli effetti più pesanti del contagio Covid, ma non c’è dubbio che siamo di fronte a una fiammata di contagio che è estremamente preoccupante".
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