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Contrabbando di sigarette dalla Tunisia: la metà degli arrestati percepiva il reddito di cittadinanza

Sono sei sui tredici arrestati, quasi la metà, i percettori del reddito di cittadinanza nell'indagine della Procura Europea sul contrabbando di sigarette dalla Tunisia

30 Novembre 2021

Nave in mare

Fonte: lapresse.it

Sono quasi la metà, sei su tredici, gli arrestati nel corso dell'indagine sul contrabbando di sigarette dalla Tunisia che percepivano, direttamente o indirettamente, anche il reddito di cittadinanza. La Procura Europea ha confiscato anche una quantità di sigarette pari a 23 tonnellate, per un valore complessivo di mercato di 3 milioni e mezzo. La Guardia di finanza di Palermo ha poi dato esecuzione al provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di tutti i coinvolti.

L'indagine della Procura Europea contrabbando di sigarette dalla Tunisia

Gli ordini sono provenuti direttamente dalla Procura Europea, ma le indagini sono state condotte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo-Gico. Sono state identificate, mediante pedinamenti, registrazioni d'intercettazioni telefoniche e ambientali, due diverse organizzazioni criminali. Una che si occupava di far pervenire le sigarette sul territorio italiano e europeo, mentre la seconda, dopo averle acquistate, procedeva alla distribuzione sul territorio. La merce sbarcava principalmente nel territorio di Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Marsala, per poi essere stoccata in magazzini dove i componenti della seconda organizzazione criminale venivano a rifornirsi. L'arresto in flagranza di reato ha permesso di sequestrare l'incredibile cifra di 23 tonnellate di sigarette di marca Oris, Royal, Pine, Time. Queste ultime non sono vendibili sul territorio italiano perché non conformi ai parametri stabiliti dal legislatore europeo. Inoltre sono state confiscati 170 mila euro in contanti e 10 imbarcazioni (4 pescherecci e 6 motoscafi veloci) per un valore di circa 500 mila euro.

Sei dei tredici fermati percepivano indebitamente il Reddito di cittadinanza

L'indagine guidata dalla Guardia di finanza di Palermo ha permesso di evitare un mancato di gettito per l'erario italiano di circa sei milioni di euro. La Procura europea ha anche chiesto il sequestro preventivo d'urgenza degli autoveicoli, dei motoveicoli e di un'imbarcazione riconducibili agli indagati per un valore complessivo pari a circa 150 mila euro. Sei dei fermati, infine, risultano percepire direttamente o indirettamente tramite il proprio nucleo familiare il reddito di cittadinanza. Il sussidio è stato subito sospeso.

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