09 Novembre 2021
Fonte: LaPresse
Le manifestazioni no green pass avvenute nei mesi scorsi hanno suscitato enormi polemiche, soprattutto per quanto riguarda il controllo di alcuni gruppi più estremisti. La stretta arriva da parte del Ministro degli Interni Luciana Lamorgese e i vari prefetti e questori.
I cortei no green pass che animano le piazze italiane ogni sabato a partire da settembre, non saranno più permessi. L'unico modo lecito per manifestare il proprio dissenso è il sit-in. È diritto di ogni singolo cittadino manifestare il proprio dissenso, ma farlo sfociare in violenza e disordine pubblico no. Per questo, dal Viminale si è deciso di garantire questo diritto ai manifestanti ma solo in maniera pacifica. Questa stretta arriva subito dopo le proteste di Trieste, a cui sono attribuiti gli aumenti dei contagi. Il sindaco del capoluogo Friulano, aveva già imposto il divieto di manifestare in piazza, ottenendo un grande successo e contenendo le ondate di estremisti pronti a tutto. Un altro movente che ha spingo il Viminale a prendere tale decisione è figlio dell'ottima riuscita del G20 in Italia, in cui si è riuscito a garantire l'ordine pubblico nonostante alcune manifestazioni.
Non solo le piazze, ma anche alcuni luoghi "particolarmente sensibili per motivi sociali, culturali o religiosi o che siano caratterizzate da un notevole afflusso di persone o nelle aree nelle quali siano collocati obiettivi critici". Tale decisione ricorda molto quella presa da Roberto Maroni, ex Ministro degli Interni leghista, che nel 2009 decise di adottare questo provvedimento per far fronte alle manifestazioni studentesche, rivelandosi un grande successo.
Un dato che sta preoccupando l'Italia negli ultimi giorni è l'aumento del numero di contagi causati dal Covid-19. A tal proposito, molti dei nuovi casi sono legati proprio alle manifestazioni contro il green pass, soprattutto a Trieste. Si sta valutando quindi di andare controcorrente rispetto all'attuale Decreto sull'utilizzo dei dispositivi sanitari all'aperto, facendo un'eccezione solo per i manifestanti. Si deciderà dunque di percorrere la strada dell'obbligo di mascherina all'aperto per coloro che manifesteranno contro il green pass.
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