09 Aprile 2021
Autobus (fonte foto LaPresse)
Aveva dato fuoco ad un autobus con l’intento di portare alla morte 50 ragazzini di una scolaresca ed i loro accompagnatori: è stata ridotta da 24 a 19 anni la pena per Ousseynou Sy, il 48enne che dirottò e incendiò nel marzo 2019 un autobus con a bordo una scolaresca di Crema. A deciderlo la Corte d'Assise d'Appello di Milano: la pena è stata ridotta in appello perché il reato di lesioni, da cui è stata esclusa l'aggravante della premeditazione, è stato riassorbito in quello di attentato con finalità di terrorismo.
L’uomo, che risponde anche di sequestro di persona con finalità di terrorismo e incendio, il 20 marzo di due anni fa, aveva dirottato l’autobus su cui viaggiava una scolaresca della scuola media Vailati di Crema, accompagnata da due insegnanti e una bidella. Dopo aver minacciato i presenti con un coltello ed averli legati con delle fascette, aveva versato liquido infiammabile a terra con l’intento di creare un rogo mortale. Fu il coraggio di due ragazzini e l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ad evitare il peggio.
La sostituta procuratrice generale Lucilla Tontodonati aveva chiesto la conferma della condanna a 24 anni decisa in primo grado. La Corte d'Assise d'Appello questo pomeriggio ha anche revocato la responsabilità civile del Ministero della Pubblica istruzione. "Faremo ricorso in Cassazione su questo punto", ha commentato l'avvocato Antonino Ennio Andronico, che assiste alcune famiglie che si sono costituite parti civili nel processo. Sy, che ha partecipato all'udienza in video collegamento con indosso una mascherina con la mappa dell'Africa, è rimasto impassibile durante la lettura del dispositivo. Il suo difensore, l'avvocato Giovanni Garbagnati, ha annunciato ricorso in Cassazione dopo la lettura delle motivazioni.
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