26 Marzo 2021
Il 6 aprile 1.200 ristoratori protesteranno su iniziativa di Mio Italia, il Movimento imprese ospitalità. Il famoso chef Gianfranco Vissani, tuttavia, non è d’accordo perché la soluzione è un’altra e molto più forte. “Restare aperti dal 6 aprile a pranzo e a cena? Non sono d'accordo. Andare contro la legge non paga: dobbiamo stare uniti e restare tutti chiusi. Tutti: panetterie, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, anche il delivery. Chiudiamo per settimane e vediamo che fanno. Bisogna essere più furbi, perché ci stanno massacrando e così non si può continuare" queste le parole di Vissani all’Adnkronos, commentando l’iniziativa a cui parteciperanno molti dei suoi colleghi.
"Prima Conte faceva il dpcm, adesso sono furbi e fanno i decreti. Mentre noi stiamo aspettando che arrivi la manna dal cielo, e ci hanno ridotto in condizioni pietose e vergognose. Il nostro paese è un bellissimo paese ma è il fanalino di coda. Siamo rovinati. Ve ne accorgerete" ha tuonato un furioso Vissani che, poi, ha aggiunto, parlando del premier: “Dovrebbe capire che qui c'è un mondo, pieno di persone che lavorano in questa attività. Senza considerare l'hinterland, i matrimoni, le discoteche, le mense: ci sono locali chiusi e sigillati da sei mesi. E non ci danno neanche i soldi per poter sopravvivere. E' una vergogna. Io spero che il signore Draghi si renda conto che stiamo vivendo".
Vissani conclude con un cenno alla situazione economica sua e di tutti i ristoratori italiani: "Hanno spostato il termine delle tasse, ma noi come facciamo a pagarle secondo loro? Pensano solamente a salvare il loro culo. Non ci sono soldi a fondo perduto, come hanno fatto in tutti i paesi. Si parla solo di vaccini, ma non si parla della gente che ha bisogno, che si uccide, che chiede l'elemosina. Gente che sta morendo. Che vergogna".
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