24 Gennaio 2021
Regione Lombardia (foto LaPresse)
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza con cui si annullano gli effetti di quella del 16 gennaio che aveva inserito in zona Rossa la Regione Lombardia, che rientra in zona arancione. L'ordinanza ha validità dal giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale per 15 giorni.
La decisione, si legge nell'atto, è stata presa "in ragione degli elementi sopravvenuti conseguenti alla rettifica dei dati operata dalla Regione Lombardia ora per allora, come certificati dalla Cabina di regia".
"Se da domenica la Lombardia tornerà arancione lo deve esclusivamente al fatto che noi abbiamo contestato i conteggi del governo": ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana in un punto stampa in Regione con l'assessore al Welfare Letizia Moratti. "Sono indignato da quello che leggo e dalle false notizie offensive per la Lombardia e per le persone che ci lavorano". Il ministro Speranza, che ha firmato la nuova ordinanza per mettere la Lombardia in zona arancione, "pretendeva che dicessimo che c'era stato un errore nostro. Ma non potevamo accettarlo per la dignità della Regione, per le nostre famiglie e le imprese", ha spiegato l'assessore Letizia Moratti.
"Volevo anticipare che alla prossima riunione della conferenza delle Regioni - ha aggiunto Fontana parlando dei risarcimenti danni che alcune categorie hanno già annunciato di voler chiedere - avanzerò al governo la richiesta che nell'ambito del prossimo scostamento autorizzato dal parlamento venga inserita esplicitamente una somma che equivale a quello che è stato il danno che le nostre categorie hanno subito".
"La relazione dell'Istituto Superiore di Sanità è chiarissima - ha fatto sapere il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una nota -. La Regione Lombardia, avendo trasmesso dati errati, ha successivamente rettificato i dati propedeutici al calcolo del Rt e questo ha consentito una nuova classificazione. Senza l'ammissione di questo errore non sarebbe stato possibile riportare la Regione in zona arancione. Questa è la semplice verità. Il resto sono polemiche senza senso che non fanno bene a nessuno. Soprattutto a chi le fa".
"La cabina di regia, composta da Istituto superiore di sanità, ministero della Salute e rappresentanti di Regioni, si è riunita per il monitoraggio dell'andamento epidemiologico dal quale è emerso che erano presenti alcune incongruenze nei dati della Regione Lombardia che la Regione stessa ha corretto, reinviando il file il 20 gennaio. Ciò ha permesso di ricalcolare l'Rt e di collocare quindi la Lombardia in zona arancione". A chiarirlo è il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
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