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Il Baccanale di Imola festeggia 40 edizioni e invita ad assaporare le spezie nelle proposte enogastronomiche locali ed esotiche

La rassegna attiva ogni luogo della città, il celebre Autodromo Enzo e Dino Ferrari e invita chef e bartender, divulgatori scientifici, autori e personaggi speziali, della storia e del mondo contemporaneo.

06 Ottobre 2025

Il Baccanale di Imola festeggia 40 edizioni e invita ad assaporare le spezie nelle proposte enogastronomiche locali ed esotiche

Vetrina del Made in Italy enogastronomico, la manifestazione Il Baccanale di Imola, in programma dal 25 ottobre al 16 novembre 2025, compie 40 edizioni e dedica a Un Mondo di Spezie la sua rassegna di gusto, cultura, memoria e innovazione.

Dalle erbe vegetali rare e preziose, agli aromi della cucina di tradizione e a quelle scoperte nei commerci, nei riti e nei miti, sapori che sanno di terre lontane, intensi, piccanti, balsamici oppure raffinati e delicati.

Ogni piatto, ogni ingrediente, riporta la storia del territorio, del suo patrimonio e delle persone che lo rendono unico, in un legame tra la terra, i suoi prodotti e la cucina, attraverso i secoli e le contaminazioni.

Supportata dal Comune di Imola, Il Baccanale continua a crescere, raccontando eccellenze e comunità, con un calendario fitto di cuochi, barman, ristoratori, associazioni, istituzioni, scuole e sponsor che parlano lo stesso linguaggio universale, quello del cibo.

A far immergere nel mondo di profumi, sapori e storie, non solo di cucina, ma anche di medicina, di speziali, di cosmesi e di rituali dal potere terapeutico, ci sono diversi ospiti,

partendo da Dario Bressanini, chimico e divulgatore scientifico tra le voci più autorevoli dell’alimentazione, e dal professor Massimo Montanari, emerito di Storia dell'Alimentazione all'Università di Bologna, che dichiara:

“Gli aromi – siano essi esotici o locali – possono sembrare ingredienti marginali o adatti semplicemente ad essere dettagli pensati per esaltare i sapori in modo accessorio. Eppure, è proprio su questi elementi che si costruisce l’esperienza del gusto. Sono loro a generare emozioni, ad evocare memorie, a definire l’identità culturale di una cucina e di un territorio. In ogni piatto, dunque, il sapore non è mai solo una questione di tecnica o di ingredienti principali, ma anche – e forse soprattutto – di quei dettagli come le spezie che raccontano storie.”

Fra gli altri ad intervenite all’evento, Chiara Maci, consulente di comunicazione e conduttrice televisiva, alcuni chef stellati come Massimiliano Mascia (Ristorante San Domenico), Massimo Spigaroli (Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense) e Nicolò Quarteroni (Ferdy Wild di Lenna), il pizzaiolo Luciano Sorbillocon Molino Naldoni, custode della qualità delle farine, i maestri pasticceri Iginio Massari, affiancato da Sebastiano Caridi e Fausto Morabito (APEI), e Gino Fabbri, per vari appuntamenti fra showcooking, masterclass, cene esclusive.

Anche diversi autori di bestseller danno il loro contributo, da Stefania Auci, autrice della saga I Leoni di Sicilia a Gabriella Genisi, penna della celebre commissaria Lolita Lobosco.

Ogni spezia, ogni aroma, ogni ricetta si racconta, dai mercati dell’antichità alle botteghe medievali, passando per i banchetti rinascimentali per giungere fino ai laboratori contemporanei dove emergono piatti sorprendenti, ricchi di complessità e personalità, drink speciali e ricette più dolci.

L'illustrazione ufficiale de Il Baccanale 40esima edizione è realizzata dall’illustratore vicentino Ale Giorgini, tra i più affermati nel panorama contemporaneo, che già anticipa in disegno la mappa concettuale delle spezie che attraversano secoli, viaggi, rotte e tradizioni, mantenendo alcune ricette secolari tramandate dagli speziali ai rimedi più moderno come la dieta termodinamica, raccontata da Dario Bressanini in un libro che unisce scienza, sapore, formule ed emozioni.

Carla Coco, altro libro in anteprima, conduce il pubblico nella Venezia dei mercanti e delle carovane, spiegando quali sono le venti spezie di Marco Polo che hanno cambiato la storia della cucina.

Ai Mercati della Terra e delle Erbe si diffonde la grande festa del cibo di Imola e si trovano i prodotti più genuini delle coltivazioni sapienti d’eccellenza gastronomica, enologica e olivicola.

All’interno del celebre Autodromo Enzo e Dino Ferrari, luogo simbolo della città, si potranno degustare i sapori in un contesto di suggestioni motoristiche, accedere ai banchi enogastronomici con degustazioni guidate, incontri, laboratori e spettacoli.

Presso la sede dell’Archivio di Stato locale, si svelano profumi orientali e spezie preziose famiglia del ‘600, mentre alla Biblioteca Comunale la Spezieria di Diotaiuti mostra i registri dell’emporio e si ripercorre la storia dell’intero festival de Il Baccanale, attraverso ricettari, fotografie e manifesti.

La Farmacia Comunale ospita la mostra fotografica Donne spec/ziali nel mondo e la Bottega di Palazzo propone due convivi su Caterina Sforza, trasformando il pubblico in commensali del Rinascimento.

E poi c’è l’intera città, Imola, da scoprire, nel cammino de Il Baccanale 2025, tra visite a noceti, vigneti e colture estensive, passeggiando per i vicoli, entrando nei teatri, nelle biblioteche, nei palazzi storici e naturalmente nei ristoranti e nelle trattorie Presìdi Slow Food.

Per l’occasione pure Piazza Matteotti allestisce uno street food d’autore, frutto della collaborazione tra Accademia Niko Romito ed Enilive, e fa poi un Giro d’Italia in un drink, con i migliori bartender del Paese e con le ultime novità per quanto riguarda le bevande fermentate.

Il Centro di Storia e Cultura dell’Alimentazione (DISCI) ha indetto diversi laboratori a tema, così come il trio Igles Corelli, Raffaele De Martino e Baldo Baldinini puntano sugli aspetti aromatici dei profumi speziati al Gastarea Bistrot.

Non ultimo per massima importanza, la direttrice editoriale Maddalena Fossati Dondero e il professore Massimo Montanari presenteranno la candidatura della totalità della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale Unesco, nomination che ha coinvolto anche la Fondazione Casa Artusi e l’Accademia Italiana della Cucina.

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