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Strada delle Fiabe, compie 50 anni l’incredibile percorso tedesco intitolato ai fratelli Grimm, chi sono le ragazze che vi stanno salutando?

Ma Biancaneve e Rosaspina, ovvio. Tra castelli, selve e borghi pittoreschi le favole diventano realtà: musica, attori, declamazioni, danze…e la magia è servita

31 Luglio 2025

Biancaneve (da pixabay)

Naturalmente tutti siamo passati per la foresta di Schwalmstadt, e abbiamo visitato il castello di Sababurg, e siamo saliti sulla torre di Trendelburg…come dite? non siete mai stati in Germania in vita vostra? Ma sì che ci siete stati. E questi luoghi li conoscete benissimo, fin da bambini. Infatti, rispettivamente, indicano il bosco dove Cappuccetto Rosso incappa nel lupo, il maniero fatato della Bella Addormentata e la prigione che il Principe scala aggrappandosi alle lunghe trecce di Raperonzolo.

Sono tutti cult che i geniali fratelli Jacob e Wilhelm Grimm scrissero nell’Ottocento per l’infanzia con la raccolta “Fiabe del focolare” - ma davvero si adattano ai bambini?! considerata la tenebrosa atmosfera ricca di inquietanti simbolismi freudiani tra avvelenamenti, inganni, squartamenti…E oggi la Strada delle Fiabe (“Deutsche Marchenstrasse”) riunisce in un sognante  itinerario i deliziosi paesini tedeschi dove vissero e s’ispirarono i due fantasiosi scrittori, tra piazzette, negozietti e caratteristiche case a graticcio, nell’Assia e nella Bassa Sassonia.

Sono 600 km in 70 tappe, da fare in auto, in bus, in bici o a piedi lungo sentieri di trekking. Si può partire da Hanau dove i Grimm nacquero, toccare Kassel che essi abitarono per trent’anni lavorando come bibliotecari, e visitare Gottingen dove furono professori universitari dal 1829 al 1837. Poi, arrivo ad Hamelin sulle tracce del “Pifferaio magico”, e sosta a Brema sotto la statua dell’asino, del cane, del gatto e del gallo, protagonisti dell’omonima novella dei “Musicanti”.

S’indagheranno così gli immaginifici Jacob e Wilhelm in lungo e in largo, con una sorpresa…i Grimm in effetti erano tre, non due! c’era anche il meno noto Ludwig Emil, talentuoso pittore, incisore, caricaturista che illustrava le favole dei fratelli maggiori: i suoi disegni si potranno scoprire nel “Grimmwelt” di Kassel che custodisce il manoscritto originale delle “Fiabe del focolare”, dichiarate Patrimonio Unesco.  

Quest’anno la Strada, inaugurata l’11 aprile 1975, compie 50 anni e, al motto di “Favoloso e Leggendario”, si sbizzarrisce in una girandola di eventi e celebrazioni che si concluderanno nel 2026: festival a tema, visite guidate in costume nei musei e nei castelli del tragitto, degustazioni di prodotti tipici in romantiche locande, rappresentazioni teatrali a cielo aperto spumeggianti di canzoni, giocolerie e colori.

Da non perdere, ogni domenica fino a settembre, gli show dei “Quattro musicanti” a Brema, del “Pifferaio Magico” ad Hamelin intorno al “Topo ballerino” (scultura di 7 metri giganteggiante sul fiume Weser), e di “Cenerentola” nel castello di Polle - qui c’è anche la mitica scarpetta che le visitatrici possono provare a calzare, nel caso gironzolasse nei paraggi un Principe Azzurro con intenzioni matrimoniali…

Le cittadine lungo la Strada sono decorate con murales e installazioni che rievocano situazioni, ambienti, personaggi di queste storie immortali. Ad Hamelin, per esempio, le vie sono disseminate di topolini in metallo che guidano fino alla statua del “Pifferaio magico” e ricordano la terribile invasione di roditori nel 1200, mentre le pasticcerie vendono il liquore “Rattenkiller” (letteralmente “assassino di topi”) e squisiti biscottini ovviamente a forma di ratto…il tutto è un po’ allarmante, se vogliamo, e forse fa passare un filino l’appetito…

Nel circuito ‘incontreremo’, neanche a dirlo, il Gatto con gli Stivali, Hansel e Gretel, e perfino i fratelli Grimm ‘redivivi’, tra gioconde soste nel minuscolo borgo di Oberweser, che suggerì ai due novellieri “Biancaneve e i sette nani”, e nel Parco di Knullwald per scovare il lupo di “Cappuccetto Rosso”, tra eventi incentrati sulla favola forse più letta al mondo.

Imperdibili, poi, il museo di Steinau dedicato alla famiglia Grimm (qui i fratelli trascorsero l’infanzia e vi sono esposti giocattoli, pupazzi, curiosità), Marburg dove Jacob e Wilhelm frequentarono l’università, e i bellissimi roseti di Sababurg che suggerirono ai novellieri il nome di Rosaspina per l’eroina de “La Bella Addormentata nel bosco”.

Insomma, un viaggio che calza a pennello per famiglie con bambini e ricalca fedelmente vita, studio e lavoro dei fratelli Grimm. Non fate l’errore di immaginarveli come due burloni con la testa per l’aria, sempre lì a fantasticare di fate, principesse e zucche che si trasformano in carrozze…Macché! Furono filologi e linguisti di tutto rispetto, il loro “Deutsches Worterbuch”, dizionario in 33 volumi, è considerato ancora adesso un testo fondamentale per l’etimologia dei vocaboli teutonici, e Jacob elaborò perfino la cosiddetta “Legge di Grimm” con intuizioni cruciali nell’ambito della fonetica. Una fama che non conosce flessioni, tanto che cinema e Tv li citano in diverse avventure, come nel film “I fratelli Grimm e l’incantevole strega” girato nel 2005 da Terry Gilliam, e i loro ritratti hanno decorato le banconote da 1000 marchi fino all’avvento dell’euro.

Hai capito, i fratelli Grimm?! Tenere in equilibrio la serietà più accademica con la più sbrigliata fantasia…è ‘favoloso’, appunto.

Di Carla Di Domenico

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