19 Luglio 2025
Foto (comedonchisciotte)
Uno dei fenomeni più impressionanti che accompagnano il tramonto della nostra civiltà è il declino delle facoltà cognitive, cosa che in termini colloquiali si può definire come il dilagare della stupidità a tutti i livelli. Non si tratta solo della scomparsa del Pensiero nelle sue espressioni più elevate, ma banalmente della sparizione del buon senso, come dimostra la facilità con cui si diffondono idee e comportamenti demenziali. Gli esempi sarebbero innumerevoli, ognuno di noi ne è quotidianamente testimone, mi limiterò a citarne uno a caso. Di recente mi sono imbattuto nell’intervista ad una psicologa latinoamericana la quale sosteneva che “gli uomini cercano donne che non esistono più, mentre le donne cercano uomini che non esistono ancora”.
Questo ragionamento, evidentemente, esprime la visione progressista e antitradizionale con cui le masse vengono indottrinate ormai da decenni, secondo la quale intere catene di generazioni che ci hanno preceduto erano composte da cavernicoli ignoranti e cattivi, abbiamo dovuto attendere gli anni Sessanta e Settanta del Novecento per veder apparire una nuova specie di geni in blue jeans che hanno capito tutto e si son messi in testa di riformare l’universo (in realtà, glielo hanno messo in testa gli spin doctors del potere, ma questo è un altro discorso).
È comprensibile che la dittatura del politicamente corretto, la scomparsa del senso comune e il rimbecillimento da social facciano strame delle già deboli capacità critiche dell’individuo medio. Ma che una psicologa professionista, la quale dovrebbe possedere una conoscenza adeguata della natura umana, se ne esca con simili idiozie, è qualcosa che lascia veramente basiti: il conformismo e la cecità ideologica sono malattie invalidanti, che rendono incapaci di vedere l’evidenza.
Da che tipo di donne potrebbero mai sentirsi attratti gli uomini? Vi svelo l’arcano: ci piacciono le donne femminili! Perché mai uno vorrebbe convivere con una tizia che ragiona e si comporta come un maschio? L’esistenza è già abbastanza stressante là fuori, per riprodurne l’attrito anche fra le mura domestiche. E d’altra parte, le donne dovrebbero sentirsi attratte da uomini che possiedano quelle qualità che sono sempre state apprezzate dal sesso femminile: fermezza di carattere, stabilità emozionale, capacità di superare le difficoltà dell’esistenza. In una parola, uomini virili.
Ma questo era vero fino a un paio di generazioni fa.
Oggi, indottrinate dal femminismo, viziate dal consumismo, persuase che a loro tutto sia dovuto, molte donne cercano un tipo d’uomo molto diverso: lo zerbino. Vale a dire, un uomo che sia disposto a dare tutto, ricevendo in cambio poco o nulla. E a tal fine non è necessario attendere un imprecisato futuro, perché ne esistono già milioni di esemplari. Questo però è solo il discorso cosciente, razionale, mentre a livello inconscio, emozionale, è tutta un’altra storia: perché in realtà le donne non si sentono attratte dagli zerbini, e spesso finiscono per lasciarli, o metter loro le corna con uomini capaci di suscitare in esse emozioni forti.
E qui sta la tragedia di molte donne postmoderne che, insoddisfatte dello stuolo di castrati di cui amano circondarsi, hanno ben poco da offrire a uomini degni di questo nome, i quali se ne terranno alla larga, o le prenderanno in considerazione al massimo per un’avventura. Perché questi uomini, avendo rispetto di sé e fiducia in se stessi, sarebbero disposti a dare anche la vita per donne che valgano la pena: ma se queste “non esistono più”, se ne faranno tranquillamente una ragione, con buona pace della signora psicologa.
Non è possibile andare contro le leggi naturali, specie in un ambito così essenziale come la polarità sessuale, che è la forza che origina la vita stessa. Infatti, i risultati della predicazione progressista, sponsorizzata dalle elite, parlano da soli: la gente ha smesso di sposarsi, di fare figli, di coltivare rapporti umani autentici. La solitudine diventa la “nuova normalità”, che si cerca di dissimulare con il narcisismo dei social o di anestetizzare con comportamenti devianti. E a mio modesto parere, fingere che la società stia “cambiando”, quando in realtà sta morendo, è il colmo della stupidità.
Di BrunoWald per il Forum di ComeDonChisciotte.org
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