06 Maggio 2025
Quanto abbiamo sentito parlare di pirati, corsari, filibustieri. Ne abbiamo un’immagine storica, letteraria, filmica… ma non tutti sanno quale è stato il primo libro a parlare attentamente di questa tematica.
Pubblicata per la prima volta a Londra nel 1724, "La Storia generale dei pirati" del capitano Charles Johnson (volume attribuito da alcuni a Daniel Defoe) racconta le vicende dei più noti pirati che hanno fatto la storia dei mari.
In Italia è stato pubblicato nel 2022 da Nutrimenti Mare, con la riuscita traduzione di Andrea Comincini. Un bel modo di conoscere le peripezie di questi prodi personaggi, a volte criminali, a volte solo richiamati da un insaziabile spirito di avventura, raccontati da un Autore che questi soggetti li conobbe realmente, o comunque ne sentì parlare da vicino.
Si tratta delle vite dei più grandi pirati: da Every a Teach (il temibile Barbanera); da Edward England a John Evans. Tutto questo tra battaglie, saccheggi, aneddoti interessanti, a volte giocosi, che mettono in rilievo le personalità, in certi casi anche animate da grandi ideali, capaci di creare all’interno delle navi quelle che alcuni hanno ratificato come le prime vere forme di democrazia e autarchia.
“Plutarco, e altri storici importanti, hanno riportato che molti uomini di valore fra i romani acquisivano i loro soprannomi da certe particolarità del loro aspetto. Come Cicerone, da un segno o veccia che aveva sul naso, così il nostro eroe, il capitano Teach, prese l’appellativo di Barbanera da quella grande folta barba, che come una meteora spaventosa, copriva la sua intera faccia, e terrorizzò l’America più di qualsiasi cometa mai apparsa lì.”
Narrazioni stimolanti e suggestive, che ci restituiscono un passato che oggi ci appare quasi mitico, fatto di avventurieri che, incuranti del pericolo, scelsero (a volte ne furono costretti) la vita in mare, tra pericoli e intemperie.
L'opera riscosse un enorme successo e fu rapidamente ristampata in tre nuove edizioni. L’ultima, pubblicata nel 1726, includeva le biografie di altri dodici pirati.
Quella letta in italiano è l’edizione del 1725, vale a dire la prima, rivista e corretta dei refusi, dove ci è possibile assaporare in modo convincente e anche divertente molta della storia della pirateria, che possiamo apprezzare sotto diverse sfaccettature e attraverso diversi punti di vista. Perché la storia della pirateria non è una, c’è una storia per ogni personaggio, per ogni capitano che ha voluto aggiungere il suo personale tassello.
Di Stefano Duranti Poccetti
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