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Manfredi Mattei Filo della Torre: “Aiuto le persone con la mia Fondazione, mamma ne sarebbe orgogliosa. Giustizia vergognosa”

In un momento di forte disagio sociale, la Fondazione Alberica Filo della Torre impegna le sue forze nell’aiutare il prossimo, il 18 settembre a Roma con partite amichevoli di padel

16 Settembre 2022

Manfredi Mattei Filo della Torre

Manfredi Mattei Filo della Torre è un manager attivo nell'ambito della finanza immobiliare e nello sviluppo di progetti edilizi residenziali con partner internazionali. Ha lavorato a Roma, Milano e Londra, ritornando nella capitale dopo la morte del padre per gestire le attività di famiglia e seguire le orme paterne nello sviluppo della Fondazione Alberica Filo della Torre.

Domenica 18 settembre, altro evento di beneficienza della Fondazione Alberica Filo Della Torre. Questa volta come si svolgerà e dove?

«Con il nuovo consiglio di Amministrazione della Fondazione, che segue sempre le orme di Pietro Mattei, insediatosi quest'anno, abbiamo deciso di guardare oltre l'aspetto istituzionale e formale che ci ha sempre caratterizzato dalle origini. Sin ad oggi la fondazione ha sempre organizzato attivitá di taglio formativo accademico, oltre al consueto gala di natale ed eventi celebrativi molto formali. Il nostro futuro invece vuole essere piú vicino alla gente comune, senza tralasciare la dimensione accademico-forense che ci ha sempre caratterizzato. Abbiamo iniziato l'anno scorso in occasione della raccolta firme per i referendum sulla giustizia, che ovviamente non potevamo non sostenere, fondendo alla serata con un cocktail party, una mostra d'arte della pittrice emergente Yulia Hramyka, di cui l'opera "Donne for Peace" é stato acquistato dal Comune di Roma ed é ora esposto al museo Ex-Vaccheria. Oggi in collaborazione con l'Antico circolo Tennis dell'acqua Santa stiamo organizzando il primo Trofeo di Padel intitolato alla Fondazione, un evento non competitivo e senza formalismi, aperto da dopo pranzo sino a tarda sera, che si concluderá con un cocktail di premiazione con cena informale, accompagnato dalla musica di Thomas Grazioso.»

Qual è lo scopo di questo evento?

«Abbiamo recentemente chiuso un accordo quadro con la LUMSA, una delle universitá private piú antiche di Roma, che traccia le sue origini nel desiderio di fornire formazione magistrale alle donne di Luigia Tincani; caratterizzandosi per la forte attenzione agli studenti, con il rapporto di 1 docente per ogni 11 studenti. Nell'ambito del citato accordo, stiamo lanciando un bando per erogare tre premi accademici a studenti ucraini fuori-sede, che stanno vivendo momenti di seria difficoltá, dovuti alle difficoltá delle loro famiglie e delle istituzioni locali, nel fornire il supporto necessario.»

Saranno presenti anche dei vip o vuole rimanere una situazione sobria?

«Noi consideriamo tutti i nostri sostenitori delle "very important person", poiché senza il loro sostegno e la loro presenza, non avremmo la capacitá morale di portare avanti questi progetti. É un fatto ovvio che vi siano spesso personalitá di spicco e rappresentati di un ambiente in vista durante i nostri eventi, pure perché Papa che aveva voluto questo progetto, era una persona ben voluta; spesso sono queste, che dir se ne voglia, le persone piú vicine elle nostre attivitá. Ultimamente stiamo cercando di aprire il nostro progetto di sviluppo alla comunitá, poiché vorremmo raccontare una storia che non sia solo diretta agli addetti ai lavori ed all'ambito sociale dove siamo vissuti e cresciuti.»

Ha già in mente il prossimo evento?

«Stiamo lavorando con un partner di Londra, Leaders First, una organizzazione focalizzata sulla crescita personale, per lanciare la prima edizione del Premio Fondazione Alberica Filo della Torre, focalizzato sull'eccellenza nella ricerca nell'ambito delle investigazioni giuridico-forensi. Il partner lo abbiamo trovato fuori dall'Italia; anche perché era l'unico partner che ci forniva il set di competenze che in Italia mancano, la leadership professionale e la visione internazionale, che faranno parte del pacchetto di benefit a cui potranno accedere i vincitori. Il premio, difatti, verrá poi sviluppato con il supporto della LUMSA, con cui abbiamo stipulato l'accordo quadro menzionato, fornendo al vincitore una serie di strumenti formativi e la possibilitá di presentare il contenuto del suo lavoro di fronte a una platea di studenti e professionisti. Siamo fiduciosi che sará un format innovativo per il panorama delle professioni legali e giuridiche»

Quanto c’è di sua mamma in questi eventi?

«Molto, sia di mamma che di papá. Mia madre aveva sempre lavorato in ambito benefico, ricordo poco, ma dai racconti di coloro che la conoscevano, era un motorino instancabile, e su questo si trovava perfettamente con Papá, avevano un approccio che non era strutturato come lo siamo oggi, ma c'era l'accesso all'alta societá romana del tempo e questo era un volano incredibile.

Purtroppo vedo che quello spirito un po si é perso nel tempo, oggi forse é piú facile sostenere realtá che spendono grosse cifre in marketing con raccolte fondi mirate, un aspetto che non ci contraddistingue, volendo mantenere il lato umano dell'approccio al sostegno al prossimo, che é quello che aveva mia madre.»

Il circo mediatico che l’ha accompagnata sin da piccolo è stato gigantesco. Ne è uscito o aspetta ancora la verità?

«La veritá é venuta fuori e fortunatamente la gente ha pure capito che si trova spesso nelle mani di un sistema che non é in grado di operare in modo ottimale nel proprio ambito. Il circo mediatico negli anni piú difficili e stato una vera macchina del fango nei confronti di papá.»

La giustizia, con sua mamma, ha fatto il suo dovere?

«No. Ci ha messo troppo tempo, ed é una cosa inaccettabile. La cosa scandalosa che non ha concluso il suo iter con chi ha sbagliato, e ció riguarda, ad oggi, solo ed esclusivamente i consulenti della procura. In Italia, ormai si sa, nell'ambito giudiziario non paga mai nessuno per i propri errori, perché nessuno é mai responsabile. Uno scarica barile vergognoso.»

 

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