26 Gennaio 2023
“Sessanta miliardi in quindici anni. È questa la mole di investimenti che il mondo delle autostrade italiane in concessione è in grado di mettere a terra con un duplice obiettivo: garantire il rilancio economico del Paese e ridisegnare i modelli di mobilità nel segno della digitalizzazione e della transizione ecologica”. Così il Presidente di Aiscat, Diego Cattoni, ha sintetizzato al termine dell’Assemblea dei soci il contributo che il comparto autostradale italiano è pronto a dare fin da subito. Un’assemblea particolare, quella tenuta questa mattina allo Spazio Vittoria di Roma, che ha visto l’intervento del Ministro dei trasporti, Matteo Salvini, che ha così riassunto il nuovo rapporto con l’Associazione e le Concessionarie autostradali: “Io mi fido dei privati, considerate il Ministero casa vostra”.
Roberto Tomasi, AD ASPI, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Giornata importante di condivisione con le autorità e di concerto rispetto a quello che immaginiamo. Il patrimonio infrastrutturale è fondamentale, l'energia, le infrastrutture e l'acqua sono fondamentali per il Paese.
Noi avremo per i prossimi anni un'intensità di investimenti che questo Paese non ha mai visto in termini di ammodernamento della rete, di potenziamento e quello che riteniamo ancora più importante è la digitalizzazione della rete infrastrutturale.
Target che ci stiamo dando, estremamente ambiziosi. Il potenziale di miglioramento non ha eguali rispetto a qualsiasi altra modalità di trasporto, tenuto conto che la gomma continua a essere l'elemento che continua a trainare l'economia del Paese.
In questi due anni abbiamo ammodernato circa un miliardo di infrastrutture e continueremo con questo rate nei prossimi anni e l'apertura di tutti i più grandi cantieri in 12 tratte è fondamentale nel Paese, apriremo tutti i cantieri di potenziamento della nostra rete".
Con un’estensione complessiva di 6.077 km (pari all’87% circa dell’intero sistema autostradale italiano), le autostrade in concessione costituiscono il 3% della rete stradale primaria del Paese, ma assicurano un quarto della mobilità nazionale, a lungo, medio e corto raggio.
“Rappresentano – ha ricordato Cattoni – la prima infrastruttura nazionale della mobilità”. Un comparto che si trova alla vigilia di una vera e propria svolta. “Il settore della mobilità – ha osservato Cattoni – è oggi alla vigilia di quella che potrà essere una vera e propria rivoluzione come non si vedeva dal dopoguerra. L’evoluzione tecnologica, unita ad una nuova sensibilità sul fronte ambientale, permette di costruire fin da subito un futuro assai diverso dal presente che conosciamo e il comparto delle autostrade a concessione è in grado di garantire in tempi rapidi gli investimenti necessari senza gravare sulla fiscalità generale”. Investimenti che non sono una novità: 28,1 miliardi di euro di investimenti nel periodo 2000-2021, 13,5 miliardi di euro di manutenzioni ordinarie nel periodo 2000-2019.
“La novità – ha sottolineato il Presidente dell’Aiscat – sta non solo nella mole di potenziali nuovi investimenti, ma nel tipo stesso di investimento. Avremo certo nuove opere e l’ampliamento delle attuali, ma abbiamo la possibilità di pianificare la digitalizzazione della rete. La guida autonoma e connessa ci permetterà non solo di aumentare la capacità delle arterie senza uso di ulteriore suolo e di rendere più veloci gli spostamenti, ma soprattutto di abbattere radicalmente il tasso di incidentalità oggi per lo più legato al fattore umano”. Anche in questo caso, il comparto può già vantare risultati eccellenti: oggi abbiamo livelli di traffico più alti del 154% circa rispetto al 1980, ma con un numero di morti ridotto del -72%; dall’inizio del nuovo millennio, si è passati dagli oltre 11.300 incidenti, con 600 morti, ai circa 5.200 incidenti con meno di 200 morti del 2021, con un’incidenza rispetto al totale nazionale di circa il 6%.
“Il controllo digitale del traffico – ha osservato Cattoni – ci permetterà quel salto di qualità che ancora manca. Così il sostegno alla diffusione di veicoli elettrici, oggi a batteria domani anche a idrogeno, ci può permettere di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti. Anche sul fronte della sostenibilità ambientale, il comparto autostradale sarà decisivo. Ciò che serve al settore – ha concluso Cattoni – è una semplificazione del quadro normativo, in modo che non possa rappresentare un freno alla capacità di investire del Paese”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia