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Caravaggio 2025 a Palazzo Barberini, file sotto la pioggia per la mostra evento con 24 opere autografe

Fino al 6 luglio "Caravaggio 2025" presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini di Roma, con 24 opere autografe dell’artista, tra le più note al pubblico

12 Marzo 2025

Fino al 6 luglio 2025 è possibile ammirare ventiquattro opere autografe di Caravaggio nella mostra "Caravaggio 2025" presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini, a cura di Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, realizzata in collaborazione con Galleria Borghese ed il supporto della Direzione Generale Musei – Ministero della Cultura e del Main Partner Intesa Sanpaolo.

Una mostra - evento per la mole di quadri proposti per la prima volta affiancati, in concomitanza con le celebrazioni del Giubileo 2025: un progetto tra i più ambiziosi dedicati a Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571-1610), che offre un viaggio tra opere difficilmente visibili e nuove scoperte; l'eco di pubblico è eccezionale, con file di turisti in attesa sotto la pioggia (per fortuna il magnifico Palazzo Barberini offre riparo nelle sue volte) e biglietti sold out. 

Riunite alcune delle opere più amate, come l’Ecce Homo del Museo del Prado di Madrid, in Italia per la prima volta dopo secoli, prestiti eccezionali come la Santa Caterina del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, Marta e Maddalena del Detroit Institute of Arts, nel quale vi è la stessa modella della Giuditta conservata a Palazzo Barberini, il Ritratto di Maffeo Barberini a sessant’anni dalla riscoperta, tutti esposti per la prima volta uno accanto all’altro. Tra questi dipinti, è a partire proprio dalla Santa Caterina, secondo il Bellori, biografo dell’artista, che prende avvio quell'iconico «ingagliardire gli oscuri» che ne avrebbe poi caratterizzato tutta la produzione successiva, divenendone aspetto distintivo.

La mostra è anche l’occasione per riunire i tre dipinti commissionati dal banchiere Ottavio Costa, Giuditta e Oloferne di Palazzo Barberini, il San Giovanni Battista del Nelson-Atkins Museum di Kansas City e il San Francesco in estasi del Wadsworth Atheneum of Art di Hartford, nonché opere rientranti nel collezionismo dei Barberini, come i Bari del Kimbell Art Museum di Fort Worth, per non parlare dell’importante prestito di Intesa Sanpaolo col Martirio di Sant’Orsola, ultimo dipinto di Caravaggio realizzato poco prima della morte.

 

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