02 Novembre 2023
Lo scherzo telefonico a Meloni non è il primo fatto dai due comici russi Vladimir Krasnov (Vovan) e Alexei Stolyarov (Lexus) ad una personalità occidentale. Prima della premier italiana erano cascati nel loro trabocchetto, tra gli altri, l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel, l'ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush, il presidente spagnolo Sanchez, il presidente turco Erdogan e persino Kissinger.
Nonostante la "buona compagnia", però, all'attuale inquilino di Palazzo Chigi non sono mancate di piovere addosso parecchie critiche da parte delle opposizioni, e non solo. Corollario figlio dei tempi, con le critiche è arrivata anche l'ironia del web, inflessibile giudice di ogni pubblico evento. Poche ore dopo la messa in onda del servizio sulla televisione russa, e la conferma da parte del governo di quanto accaduto, i social sono stati invasi da decine di meme e vignette costruite attorno all'ormai famosa telefonata.
A farla da padrone, sono le parodie a tema Fantozzi: la gag in cui il ragioniere con il collega Filini fa una telefonata fingendo un accento svedese (e venendo immediatamente scoperto) si è prestata benissimo alla telefonata fatta da due russi spacciatisi per un leader africano.
Molto gettonata, poi, l'interpretazione di Totò dell'ambasciatore del Catonga, da molti indicato come il vero autore della famigerata telefonata. Dello stesso tenore i meme di quanti hanno tirato fuori dal cassetto una vecchia foto di un Luigi di Maio particolarmente abbronzato ai tempi del suo incarico come Ministro degli Esteri.
Numerosi, poi, i riferimenti alle supercazzole di "Amici miei" che, non sono in pochi ad averlo pensato (a giudicare dal numero di immagini rintracciabili sui principali social), sembrano quasi essere state prese a modello dal duo russo.
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