17 Novembre 2020
Pechino (Fonte: Pixabay)
Più passa il tempo e meno ci capiamo. Ormai però lo abbiamo intuito molto bene che la Cina e l'OMS probabilmente non ci dicono tutta la verità. Questa vicenda, aldilà dei complottismi non è casuale, mentre dopo gli squilli di tromba di tutti i media del mondo circa la vittoria di Biden nelle elezioni americane, la magistratura statunitense inizia il suo lento lavorio per appurare se ,le contestazioni sulla regolarità del voto sostenute dal Presidente Trump abbiano dei fondamenti reali.
A riguardo si può dire che alcune situazioni sembrano realmente particolari, come per esempio, le constatazioni da parte della squadra di avvocati del capo della Casa Bianca, dove si sostiene che in alcuni stati risultino i voti di persone in realtà decedute da molti anni. Ormai è solo materia per i magistrati USA, in una realtà non dissimile da quella già vissuta dall'America nelle elezioni del 2000,ma che arriva in un momento storico decisamente più drammatico.
Sul tavolo delle situazioni scottanti troneggia la "famigerata" Pennsylvania che con i suoi venti voti per l'elezione del presidente, potrebbe pesare non poco sui destini del nuovo Capo degli Stati Uniti (anche se per ribaltare il risultato definitivo sembrerebbe non bastare più).
In questo clima percepiamo l'esistenza del nostro governo solamente per i guai che ci procura e per i divieti che ci arrivano a colpi di DPCM,che in un sistema ormai di "polizia sanitaria", imperversa in ogni rivolo della nostra esistenza rendendo difficile capire cosa o chi ci ha portato a questo punto.
Quando nel Marzo del 2019 venne a Roma il Presidente Xi, a ratificare l'accordo denominato "Via della Seta", nessuno poteva immaginare che un anno dopo ci saremmo ritrovati in un emergenza del genere.
Quello che c'è di sicuro è che in questo 2020 l'unico paese che è cresciuto è la Cina, che nel caos pandemico nostrano non si è fatta scappare la possibilità di fare dello shopping in Italia prendendo il controllo di vari asset del settore portuale. Le cose sono collegate? Non si sa...Ma ciò che c'è di certo è, che il nostro Stato a tutt'oggi membro della Nato ha fatto una scelta in campo economico dichiaratamente filo-Pechino.
Perchè? L'atteggiamento ostile dell'amministrazione Trump verso l'Unione Europea? La possibilità di controbilanciare gli schiaffoni presi in Mediterraneo da Francia e Turchia? Oppure i fili di tutto questo sono altrove.
Certo ultimamente c'è una corsa importante di "troppi" verso il "Dragone", come dimostra il recente accordo economico di Pechino con 14 stati del continente asiatico ,ma le mosse della diplomazia italiana sembrano avere radici più antiche.
In un’epoca remota Benedetto Croce disse ad un giovane Marco Pannella che, lui aveva sostenuto in modo deciso la monarchia nel referendum del 1946, perché in Italia un re c'era già-il Papa-, se a lui si fosse contrapposto un sovrano laico, forse la cosa si bilanciava, altrimenti il Papa sarebbe diventato il Re d'Italia.
Due decenni più tardi dopo la visita di Paolo VI in Medio Oriente e la guerrra dei sei giorni terminata con l'ennesima vittoria israeliani sugli arabi e il disappunto Vaticano, iniziò una linea diplomatica prima della Santa Sede e poi dell'Italia che vide il politico italiano più importante di quel tempo, Aldo Moro (leader preferito da Montini), avviare una collaborazione piena e solidale con la causa palestinese; cosa che causò non pochi lutti nel corso degli anni settanta e ottanta al nostro paese.
Oggi Papa Francesco dopo aver intessuto importanti rapporti con la Repubblica Popolare Cinese ed ignorato nella sua visita in Vaticano il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo, sembra essere intenzionato a portare avanti questa linea pro-Cina a dispetto di qualsiasi controindicazione (condizione reale della chiesa cattolica nel paese asiatico stesso tanto per...).
Questo accade in un momento storico in cui l'Italia è retta da un capo dello stato di antica scuola democristiana e morotea e da un capo del governo di formazione cattolica.
La nostra storia dell'ultimo mezzo secolo ci ha insegnato che quando da Oltretevere si è guardato ad ovest (pontificati di Wojtyla e Ratzinger) di riflesso la situazione strategico economica del sistema Italia si è uniformata traendone quantomeno un po’ di sicurezza, mentre quando dal colonnato di San Pietro si è guardato ad est è successo di tutto. Coincidenze....
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