05 Novembre 2020
Donald Trump e Joe Biden, i due candidati alla Presidenza USA
Si è votato nella notte negli Stati Uniti per l’elezione del nuovo presidente. Al momento, Joe Biden comanda con 227 grandi elettori, contro i 213 per ora ottenuti da Trump. Chi arriverà alla soglia dei 270 otterrà il pass per la Casa Bianca. Prosegue dunque da tutta la notte lo spoglio nei vari Stati federali. Dai risultati emerge che per decidere il prossimo inquilino a Washington D.C. saranno i risultati di cinque battleground states. Entrambi i candidati aspettano con ansia i risultati definitivi da Pennsylvania, North Carolina e Georgia.
Sia Biden che Trump hanno a disposizione diverse combinazioni che permetterebbero a entrambi di diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti d’America. A Biden basterebbe la conferma di aver vinto in Nevada (dove comanda al momento di 2,5 punti) oltre alla vittoria in Pennsylvania. Trump invece, ha bisogno di vincere almeno 4 dei 5 Stati in bilico, missione non impossibile visti i risultati parziali. Tutto verrà però determinato dallo spoglio del voto postale, in gran parte ancora non avvenuto. Secondo quanto riporta il New York Times, le schede scrutinate al momento di voti arrivati via posta tendono a favorire in maniera netta il candidato democratico Joe Biden, motivo per cui nonostante lo svantaggio attuale in Pennsylvania, sono in molti a essere convinti che assisteremo a una rimonta che garantirà a Biden di diventare il 46° Presidente nella storia degli USA. Rimane comunque che questa diventerà una delle elezioni più incerte di sempre, con un livello di incertezza tale che i risultati definitivi potrebbero arrivare anche non prima della fine della settimana.
Nella notte abbiamo assistito anche alle schermaglie tra i due candidati. Donald Trump ha parlato poco prima delle 2.30 di notte alla Casa Bianca, reclamando la vittoria a spoglio non ancora ultimato. Il Presidente, davanti a circa 150 persone in festa, ha dichiarato: "Noi ci preparavamo a vincere queste elezioni, a dire il vero abbiamo vinto queste elezioni". Trump ha anche sostenuto che fosse in corso una frode nei confronti degli americani da parte dei democratici. Come riporta Adnkronos, Trump ha poi dichiarato che: "Noi andremo alla Corte Suprema, vogliamo che questo si fermi" ha scandito il presidente, affermando che "questo è un momento molto triste" in cui deve intervenire per difendere quella che lui sostiene essere una sua chiara vittoria elettorale. "Noi vogliamo che la legge sia usata nel modo giusto" ha aggiunto, facendo capire che intende chiedere di bloccare in qualche modo il conteggio delle schede elettorali arrivate per posta.
Piccata la risposta di Joe Biden. Parlando ai suoi elettori dal Delaware, il candidato dem ha chiesto di aver pazienza e di procedere al conteggio fino all’ultima scheda. Biden ha chiesto quindi di mantenere la fiducia, ribadendo che “non decide Trump chi vince, ma il popolo”. Il suo entourage ha poi fatto la voce grossa, accusando direttamente il Presidente Trump: "Le dichiarazioni fatte dal presidente sul tentativo di chiudere lo spoglio di voti regolarmente espressi erano scandalose, senza precedenti, scorrette. Sono scandalose perché sono un aperto tentativo di privare gli americani dei loro diritti democratici" ha dichiarato Jen O’Malley Dillon, manager della campagna di Joe Biden.
Le elezioni del 2020 passeranno anche alla storia per l’affluenza da record, la più alta dell’ultimo secolo. Oltre 102 milioni di cittadini hanno votato per posta, la maggior parte dei quali si sostiene abbia votato democratico. I repubblicani avrebbero invece preferito votare direttamente alle urne.
Trump al momento si è assicurato due dei più grandi swing states, ovvero la Florida e l’Ohio. Come nel 2016, La Florida ha quindi scelto Trump, così come lo Stato operaio del Midwest. Secondo il detto, dove va l’Ohio va la nazione, motivo per cui rimane tutto ancora molto aperto. I repubblicani si confermano anche in tutte le loro roccaforti storiche, dal Texas al Missouri, dall’Alabama al Tennessee. Anche i democratici sono riusciti a confermare la tenuta dei loro feudi, con vittorie facili in Connecticut, Illinois, Maryland, New Jersey e Massachusetts oltre agli Stati della costa ovest, California, Washington e Oregon.
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