Giovani Confindustria: 'Non si governa con gli annunci. Basta con misure costose e inefficaci'

"Non si può pensare di governare con annunci e poi dilatare all'infinito il tempo che passa tra le parole e gli effetti di quelle misure. Le nostre imprese e i cittadini non possono più attendere". Così il leader degli industriali under 40, Riccardo Di Stefano, al 'primo convegno digitale' dei Giovani Imprenditori. "Ci attende un crollo del Pil attorno al 9%, l'esplosione del debito pubblico e il rischio di raddoppio del numero di famiglie in povertà assoluta. Saranno mesi complicati - sottolinea - in cui perdere tempo significa perdere l'occasione di contenere gli effetti della crisi economica". "Occorre modificare le politiche che non hanno prodotto risultati" afferma Di Stefano, commentando poi il reddito di cittadinanza: "Solo il 2% ha trovato lavoro. Basta con le misure costose e inefficaci".

Confindustria, Giovani Imprenditori: 'Chiediamo al governo una vera 'fase giovani''

"Visto che abbiamo passato la fase 1, la fase 2 e la fase 3 senza mai parlare veramente di giovani - continua Di stefano - noi chiediamo che il governo ora metta in campo una vera e propria "fase giovani". "Siamo i grandi assenti delle politiche di questi mesi" commenta.
"Fare impresa in Italia resta difficile. E' intollerabile per la seconda manifattura europea. Ecco perché chiediamo al Governo che venga varato subito il decreto semplificazioni - aggiunge - chiediamo di saldare i 50 miliardi di debiti pregressi della P.a. Che senso ha mettere in campo un decreto come quello sulla liquidità, che vale proprio 50 miliardi, quando basterebbe saldare i debiti contratti con le aziende? E come si può pensare di sostenere le imprese, stremate dal Covid, se per accedere ai finanziamenti occorrono 19 adempimenti burocratici?".