23 Ottobre 2020
Whatsapp (fonte foto Pixabay)
"È tutta colpa tua se siamo in quarantena", "Ma sei stupido? Prendi il Coronavirus e ce lo dici così? Rischi di aver infettato tutti"; "Non capisci niente. Cos'hai al posto del cervello, i coriandoli?". Parole d'odio e pesanti offese sono state mosse dai compagni di classe contro uno studente disabile risultato positivo al Coronavirus. Il 14enne frequenta il primo anno dell'istituto alberghiero Buontalenti di Firenze.
Prima la notizia della positività del 14enne disabile al virus, poi la scelta di mettere in quarantena preventiva la classe e gli insegnati e infine gli insulti e le minacce da parte dei compagni, che nel giro di poche ore, sono diventati insostenibili. Audio carichi di cattiveria e messaggi pericolosi hanno intasato lo smartphone del ragazzo, additato dai coetanei come il responsabile dello stop delle lezioni.
"Un vero e proprio episodio di bullismo. Gesti come questo non possono essere sminuiti e considerati semplici ragazzate, si tratta di reati. Sono sconvolta e dispiaciuta, la scuola deve intervenire al più presto" afferma la preside, Maria Francesca Cellai in un articolo sulla Repubblica.
I compagni di classe hanno bullizzato il 14enne disabile, mandandogli centinaia di messaggi pieni di odio e rancore su Whatsapp. La preside dell'istituto fiorentino ha dichiarato: "Non posso neanche immaginare cosa può aver provato il ragazzo. Si è sentito in colpa, mortificato, annientato dalla cattiveria dei compagni. Per fortuna ha avuto la forza di parlarne con la sorella, la quale a sua volta ha raccontato tutto ai genitori. A chiamarmi, con il cuore in mano, è stata la mamma". Poi ha concluso: "Io mi sono vergognata per gli altri miei studenti".
A stupire non sono stati soltanto i pesanti insulti nei confronti del disabile, ma anche il fatto che su 27 studenti sono stati solo in 3 a difenderlo, mentre pochissimi sono rimasti in silenzio. La maggior parte della classe ha continuato a bullizzarlo e rincarare sempre di più la dose.
La preside dell'Istituto alberghiero Buontalenti di Firenze ha subito indetto un consiglio di classe straordinario, in cui è stato deciso di agire su più fronti: "Faccio un appello alle famiglie affinché non sottovalutino la cosa, controllino i cellulari dei figli e imparino a guardarli con uno sguardo oggettivo senza giustificarli sempre. Coinvolgeremo gli psicologi della scuola che parleranno con i ragazzi e spiegheranno loro che le paure per questa nuova malattia vanno elaborate e non buttate addosso al primo che capita".
"Poi i docenti affronteranno un percorso di educazione civica in cui si parlerà del rispetto per l'altro. Gli studenti che hanno sostenuto il giovane saranno premiati, mentre gli altri, per punizione, salteranno per un po' le esercitazioni di cucina. Sospenderli e tenerli a casa non ci è sembrato il provvedimento più educativo" ha concluso la dirigente dell'Istituto.
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