03 Settembre 2024
L'atleta paralimpico Rigivan Ganeshamoorthy, dopo la vittoria della medaglia d'oro nel lancio del disco e 3 record del mondo, ha spiazzato tutti per la sua simpatia nell'intervista a caldo della Rai: “Che ve devo dì? Sono timido”. I record di 25.48 metri, 25.80 metri e poi 27.06 metri hanno superato il precedente primato del brasiliano Andre Rocha. Un risultato mai visto prima alle Paralimpiadi. “Grazie, grazie a tutti”, dice l'atleta con la sua calata romanesca, “non ho parole nemmeno per me stesso”, aggiunge. “A chi dedichi questa vittoria?” gli chiede la giornalista, lui risponde: “Ringrazio tutte le persone che stanno a casa. Non so che posso dirvi, sono un po' timido. Dedico la medaglia a mia madre, a mia sorella, al personal trainer, a tutta Dragona, a Roma, al X Municipio. Al mio vicino che mi è venuto a trovare e a dare la bandiera. L'amicizia, questo vale più di una medaglia d'oro. Questa medaglia è per tutta la Nazione Italiana e per tutti gli altri disabili che stanno a casa. Domani se vedemo”, afferma emozionato Rigivan.
Nel 2017, a 18 anni, Rigivan ha scoperto di essere affetto dalla sindrome di Guillan-Barrè, una malattia in genere accompagnata da parestesie alle gambe e alle braccia. Nel 2019, la sua condizione di salute si era aggravata a causa di una caduta. In seguito all'infortunio, è stato ricoverato all'Ospedale Santa Lucia di Roma dove ha iniziato a giocare a basket in carrozzina. Dal basket è passato poi all'atletica e ai lanci del peso e del disco di cui è diventato campione paralimpico italiano nelle categorie F55 e F54-55. Quest'anno, a Parigi, il trionfo con 3 record del mondo uno dopo l'altro nel lancio del disco F52: 25,48 metri, poi 25,80 metri ed infine 27,06.
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