08 Luglio 2024
Lo scorso 8 luglio 2024 il tennista serbo Novak Djokivic, già 24 volte campione con altrettanti successi in 37 finali di Slam, ha affrontato il danese Holger Rune agli ottavi di finale di Wimbledon 2024, vincendo in tre set per 6-3 6-4 6-2. Nonostante qualche problema fisico, il campione serbo ha annullato tutte le possibilità dell’avversario di entrare in partita e sulla lunga distanza ha messo in campo tutta la sua autorità per imporsi senza lasciare per strada nemmeno un set. Il problema al menisco, infatti, sembra ormai alle spalle dopo l'intervento chirurgico a cui si è sottoposto lo scorso 5 giugno di quest’anno. Intervistato subito dopo il successo, Nole si è anche reso protagonista di un attacco al pubblico, che, secondo lui, lo aveva fischiato: Djokovic si è lamentato soprattutto dei "boo" ricevuti durante la partita. Proprio per questo poi ha quasi ululato al momento di dare la buonanotte dicendo "gooood night", e imitando i versi dei supporter del danese. Secondo la versione di Rune, invece, i suoi tifosi tra il pubblico di Wimbledon stavano gridando il suo nome: "Sappiamo tutti cosa è successo: gridavano il mio nome. Ma non credo che abbia avuto un ruolo importante nella partita. È arrivato un grande supporto per entrambi i giocatori".
Durante la partita al Centre Court, alcuni spettatori potrebbero aver gridato il nome dell'avversario di Novak Djokovic, oppure potrebbero aver fischiato il serbo per innervosirlo. Il 24 volte campione del Grande Slam è convinto della seconda opzione e non ha mancato di farlo notare al pubblico. Dopo aver sconfitto agevolmente Holger Rune e conquistato un posto nei quarti di finale di Wimbledon, Djokovic ha rivolto un messaggio agli spettatori che, a suo avviso, gli erano ostili. I fan di Rune spesso prolungano il suo cognome gridando "Ruuuuuune!", un suono simile a "Buuuu". Questa è anche la versione del danese, intervenuto anche lui a fine gara nel tentativo di fare chiarezza sulla questione: "Tutto è iniziato agli US Open, la prima volta che ci siamo affrontati, quando il pubblico cantava il mio nome e suonava un po' come 'boo'. Poi ci siamo affrontati molte altre volte, come in Italia e in Francia dove non pronunciano il mio nome allo stesso modo e le cose sono state diverse. Ora siamo in Inghilterra. Se non sai bene cosa stava succedendo, probabilmente suonava come 'boo'. Ma sappiamo tutti cosa è successo: ripeto, era il mio nome. Ha giocato così tante partite dall'ultima volta che mi ha affrontato". Durante l'intervista post-partita, Djokovic invece ha detto la sua versione riguardo l’atteggiamento di alcune persone sugli spalti: "A tutti i tifosi rispettosi che sono rimasti qui stasera, dico grazie di cuore. Lo apprezzo davvero. E a coloro che hanno scelto di mancare di rispetto al giocatore - in questo caso, a me - auguro buuuuonanotte", ha detto Nole, prolungando le 'O' di 'goodnight' in modo che ricordassero un "buu".
Anche l'intervistatore ha cercato di convincere Djokovic che nessuno stava cercando di provocarlo, evidenziando la possibilità che in realtà il pubblico stesse incitando "Rune" e gridando il nome del loro atleta preferito, il suo avversario, ma Djokovic ha replicato secco: "So che tifavano per lui, ma quella era una scusa per fischiarmi. Sono nel tour da più di 20 anni, conosco i trucchetti, ma va bene così e stasera mi sono concentrato solo su quelli che hanno pagato il biglietto per guardare con rispetto la partita. Ho giocato negli ambienti più ostili, voi ragazzi non potete farmi niente". Il pubblico, in risposta, ha fischiato a lungo il giocatore sia durante che dopo le sue parole.
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