Elena Di Cioccio a Le Iene: "Sono sieropositiva da 20 anni" - VIDEO

Elena Di Cioccio a Le Iene confessa per la prima volta: "Sono sieropositiva da 20 anni" e il video di quella rivelazione fa il giro del web. L'attrice, conduttrice televisiva e radiofonica italiana, di 48 anni, nonchè ex inviata del programma racconta di aver contratto il virus dell'Hiv che per il momento non si è trasformato in Aods grazie ai farmaci che ha sempre preso da quando ha scoperto la notizia. 

Elena Di Cioccio a Le Iene: "Sono sieropositiva da 20 anni" - VIDEO

"Tu sei sieropositiva", dice l'inviato de Le Iene come si vede nel video pubblicato sui social. "Sì, è strano parlarne", risponde Elena Di Cioccio. "Ecco, pronti via l'abbiamo detto". "Dento al mio corpo c'è un virus che potrebbe esplodere, che è l'Hiv, che nel peggiore dei casi potrebbe trasformarsi in Aids. Praticamente è come se io avessi perso un colore. Non sono più quella di prima. Mi sono sdoppiata in due. Quello che me lo ha trasmesso forse neanche lo sapeva. Oggi prendo una pillola sola".

"Ho l’Hiv, sono una di quelli con l’alone viola. Ero molto giovane quando questa diagnosi stravolse completamente la mia vita. All’inizio ho avuto paura di morire - racconta Elena Di Cioccio - poi di poter fare del male al prossimo. ‘E se contagi qualcuno?’, mi dicevo, ‘Non me lo perdonerei mai’. Non è mai successo, non ho mai contagiato nessuno e non sono morta. Invece in questi 21 anni, mentre le terapie mi consentivano via via di vivere una vita sempre più normale, ad uccidermi è stata una smisurata vergogna di me stessa. Ho vissuto la malattia come se fosse una colpa. Pensavo che tra me e l’altro, la persona peggiore fossi sempre io. Mi sentivo sporca, difettosa. Avevo timore di essere derisa, insultata, squalificata dal pregiudizio che ancora esiste nei confronti di noi sieropositivi".

E ancora racconta Elena Di Cioccio a Le Iene: "Per difendermi, ho nascosto la malattia iniziando a vivere una doppia vita. Una sotto le luci della ribalta e un’altra distruttiva e depressa. Ma una vita a metà non è vita, e ho capito che ne sarei morta se non avessi fatto pace con quella parte di me. Io sono tante cose e sono anche la mia malattia. Oggi sono fiera di me, non mi vergogno più, e l’Hiv che è molto diversa da come ve la immaginate. Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo io non posso infettare nessuno. Potete toccarmi, abbracciarmi, baciarmi e tutto il resto. Se volete continuare ad avere paura, io lo accetto, però girate lo sguardo verso il vostro vero nemico: l’ignoranza", conclude infine.