29 Marzo 2023
Elena Di Cioccio è un’attrice, conduttrice televisiva e conduttrice radiofonica, ex iena nel programma di Italia 1: scopriamo vita privata, fidanzato, età e figli. In un'intervista a Le Iene ha confessato di essere sieropositiva.
Elena Di Cioccio è nata il 16 settembre 1974 a Milano e oggi ha 48 anni di età. Suo padre è Franz Di Cioccio, cantante e batterista della PFM. Sin da adolescente ha sviluppato una forte passione per la musica e per lo spettacolo. Ha così iniziato ad esibirsi come cantante rock nei club milanesi. Nel 2001 ha cominciato a lavorare come speaker radiofonica in alcune emittenti private. Poi è approdata a RDS, Radio Deejay, Radio Capital e Radio2. Ha debuttato in televisione come VJ e autrice con il programma I Love Rock n Roll sull’emittente musicale All Music.
Nel 2005 ha iniziato a lavorare nel programma di Italia 1, Le Iene. Nel 2009 ha condotto Scorie su Rai 2. Poi ha recitato al cinema ne L’industriale di Giuliano Montaldo e in L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi.
Dall’11 settembre al 23 ottobre 2015 ha partecipato come concorrente al programma di Rai 1 Tale e quale show, condotto da Carlo Conti. Nel 2017 ha partecipato come concorrente alla prima edizione di Celebrity MasterChef Italia.
La conduttrice ha sempre mantenuto il massimo riserbo sulla sua vita privata. In passato ha avuto una relazione con l’attore Pietro Sermonti. Poi però non si sa quali frequentazioni abbia avuto e non si hanno informazioni su un possibile attuale fidanzato.
Durante la puntata de Le Iene andata in onda il 28 marzo 2023, la Di Ciocco ha rivelato di essere sieropositiva. “Ho l’Hiv, sono una di quelli con l’alone viola. Ero molto giovane quando questa diagnosi stravolse completamente la mia vita. All’inizio ho avuto paura di morire - ha raccontato - poi di poter fare del male al prossimo. ‘E se contagi qualcuno?’, mi dicevo, ‘Non me lo perdonerei mai’. Non è mai successo, non ho mai contagiato nessuno e non sono morta. Invece in questi 21 anni, mentre le terapie mi consentivano via via di vivere una vita sempre più normale, ad uccidermi è stata una smisurata vergogna di me stessa. Ho vissuto la malattia come se fosse una colpa. Pensavo che tra me e l’altro, la persona peggiore fossi sempre io. Mi sentivo sporca, difettosa. Avevo timore di essere derisa, insultata, squalificata dal pregiudizio che ancora esiste nei confronti di noi sieropositivi. Per difendermi, ho nascosto la malattia iniziando a vivere una doppia vita. Una sotto le luci della ribalta e un’altra distruttiva e depressa. Ma una vita a metà non è vita, e ho capito che ne sarei morta se non avessi fatto pace con quella parte di me. Io sono tante cose e sono anche la mia malattia. Oggi sono fiera di me, non mi vergogno più, e l’Hiv che è molto diversa da come ve la immaginate. Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo io non posso infettare nessuno. Potete toccarmi, abbracciarmi, baciarmi e tutto il resto. Se volete continuare ad avere paura, io lo accetto, però girate lo sguardo verso il vostro vero nemico: l’ignoranza”.
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