18 Luglio 2021
Che Marco Bellocchio abbia fatto la storia del cinema lo hanno decretato anche a questo festival di Cannes 2021, quando nella serata di sabato 17 luglio hanno conferito al regista italiano la rara Palma d'onore - un riconoscimento che viene concesso a pochissimi grandi del grande schermo. Ma chi è è Marco Bellocchio? Conosciamolo attraverso la sua carriera, vita privata e alcuni dei suoi film preferiti, come racconta in questo video.
Marco Bellocchio, classe 1939, è nato a Bobbio, in provincia di Piacenza. Abbandona gli studi di filosofia per iscriversi ai corsi di cinematografia e laureatosi, dopo tre cortometraggi, nel 1962, esordì nel 1965 con la pellicola "I pugni in tasca". Il film è un'opera di rottura nei confronti del neorealismo, del bozzettismo, della commedia: cupo e violento squarcio sulla crisi di valori e sul rifiuto che dilaniano le giovani generazioni, si ispira al naturalismo letterario e al surrealismo cinematografico che faranno da sottofondo al suo stile fino a oggi.
Facciamo ora un salto temporale e arriviamo a Cannes 2021, dove il regista ha presentato la sua ultima pellicola: "Marx può aspettare". Nel film Bellocchio racconta la storia familiare e il suicidio del fratello gemello Camillo, e fa pace con la vita: "Mi sento sereno, anche se non assolto". A ispirarlo è stata una riunione di famiglia del 2016, quando i fratelli Bellocchio si sono incontrati nella loro città natale. Previsto o meno, l'evento ha offerto al regista l'opportunità di coinvolgere i fratelli e le sorelle in un discorso sulla loro infanzia, in particolare su Camillo, ricordato all'inizio come "un angelo" la cui malinconia intensa e non affrontata lo ha portato a impiccarsi a 29 anni.
I Bellocchio erano una solida famiglia borghese, il loro padre un avvocato, la loro madre una donna devota la cui divorante paura dell'inferno è una fonte di risate oggi, ma ha chiaramente avuto il suo effetto sui figli. Per la prima volta, con questa pellicola, il regista porta sul grande schermo la verità nuda e cruda senza surrealismi, attraverso la tecnica del documentario.
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