04 Novembre 2025
Roma, 4 nov. (askanews) - Il livello medio di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa degli italiani resta complessivamente basso: solo il 40% della popolazione conosce e agisce concretamente nella gestione consapevole delle proprie finanze. Secondo la quarta edizione dell'osservatorio Edufin Index, promosso da Alleanza Assicurazioni, Compagnia del Gruppo Generali, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, nel 2025 l'indice si è attestato a 56, sotto la soglia di sufficienza fissata a 60 su una scala da 0 a 100.
"La verità - ha detto il sottosegretario al MEF Federico Freni - è che facciamo sempre troppo poco per l'educazione finanziaria, pensiamo sempre sia un tema di cui ci potremmo occupare domani, mentre invece dovremmo occuparci oggi e avremmo dovuto occuparci ieri di educazione finanziaria. E non è un tema solo italiano, è un tema europeo e anche globale. L'analfabetismo finanziario genera mostri, genera mostri ovunque e soprattutto genera mostri sulle nuove generazioni".
La quota di analfabeti finanziari e assicurativi si attesta al 10% della popolazione, in calo di due punti percentuali rispetto al 2024. Dall'indagine emerge che uomini, over 45 e residenti al Nord ottengono livelli superiori alla media.
"L'educazione finanziaria - ha aggiunto Giancarlo Fancel, Country Manager e CEO di Generali Italia - è un pilastro fondamentale per la costruzione di una società moderna e adeguata soprattutto anche alle evoluzioni demografiche che ci sono. Qui non sto parlando solo per quanto riguarda il nostro trend demografico ma sto parlando anche per quanto riguarda i nuovi italiani, quelli noi in questi anni ci sono rivolti alle donne e ai giovani in particolare. Questi sono gli elementi fondamentali. Riteniamo che rafforzare la presenza del privato con questo titolo di educazione finanziaria sia assolutamente la strada migliore che si possa intraprendere per migliorare proprio il livello molto basso nel nostro Paese".
A fronte di un gender gap che si stabilizza a 5 punti (uomini 59 vs donne 54), si riducono i divari per area geografica e per età: cresce di un punto l'alfabetizzazione finanziaria degli abitanti del Sud e delle Isole, e si registra lo stesso incremento tra i giovani in fascia 25-34 anni. Entrambi i progressi, seppur contenuti, riflettono gli effetti positivi delle iniziative di sensibilizzazione e formazione promosse da enti pubblici e privati.
"Noi quest'anno in particolare - ha detto ancora Davide Passero, CEO di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia - abbiamo indagato il tema della longevità e quindi della demografia che è un altro tema straordinariamente importante per il Paese. Sappiamo che l'aspettativa di vita è di 84 anni, era 73 negli anni Settanta e questo porta a mettere sotto pressione il sistema sanitario e il sistema pensionistico".
L'analisi ha messo in luce preoccupazione e incertezza, in particolare tra giovani e donne, che temono di non poter mantenere il proprio tenore di vita dopo la pensione a causa di risparmi ritenuti insufficienti. L'osservatorio poi sottolinea che permane molta incertezza su chi, in futuro, si prenderà cura degli anziani: anche tra coloro che già oggi assistono quotidianamente i propri cari - il 39% degli italiani - vi è poca fiducia di ricevere assistenza quando ne avranno bisogno.
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