09 Novembre 2025
Sono passati cinque anni dalla morte di Elisabetta Federico, Lisa, avvenuta quando lei aveva solo 17 anni per "emolisi e polmonite a causa di cure scriteriate dispensate presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma". La ragazza subì un trapianto di midollo osseo, poi venne aggredita dagli effetti dell’infusione di 350 mL di globuli rossi AB0 incompatibili e da quelli di una polmonite bilaterale mai curata adeguatamente, che si sviluppò immediatamente dopo l’infusione. Urla atroci, svenimenti, dolori per 16 giorni, poi la morte.
I suoi genitori, il biologo ed ex responsabile del Centro nazionale per la Salute globale dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), oggi dirigente di ricerca, Maurizio Federico, e la soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, Margherita Eichberg, hanno intrapreso una battaglia processuale per ottenere giustizia. Il dottor Federico ha fatto il punto sul processo penale in corso e ha rivelato gli ultimi sviluppi a Il Giornale d'Italia. Le dichiarazioni sono state rilasciate a titolo personale.
Il biologo ricercatore ha rivelato che sono stati assolti i due medici che avevano effettuato il trapianto di midollo osseo a Lisa Federico, ossia i Pietro Merli e Rita Maria Pinto. Una chiusura per il momento solo parziale della vicenda che ha visto di recente anche l'archiviazione della posizione del Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica al Bambino Gesù Franco Locatelli. Il pm Pietro Pollidori, ha proposto appello contro l'assoluzione e ha iscritto nel registro degli indagati i periti Bruno Benedetto e Gianluca Marella per perizia falsa.
L'8 ottobre 2025, il dottor Federico e la moglie Eichberg hanno organizzato un evento nel casale della sorella di Margherita, che si chiama Paola, in onore della ricorrenza del quinto anno dalla morte della loro figlia. Inoltre il professionista ha presentato il suo nuovo libro "La giustizia svanita in un sogno", che fa seguito a "Le tre vite di Lisa".



L'intervista rilasciata dal dottor Ferico a Il Giornale d'Italia a titolo personale.
A che punto siamo con la triste storia di Lisa?
Dal punto di vista giudiziario siamo ad un punto poco favorevole, perché è stata emessa la sentenza di primo grado che stabilisce che il fatto non sussiste e tutto quello che Lisa ha sopportato nell'ospedale del Bambin Gesù non è stato considerato dal Giudice. Per fortuna il PM, coraggioso, Pietro Pollidori, ha già proposto appello e contestualmente la perizia, la CTU alla base della sentenza del Giudice, condotta dai due periti Bruno Benedetto e Gianluca Marella, è stata da noi denunciata come perizia falsa e la Procura di Roma ha accolto la nostra istanza e quindi c'è anche questo procedimento giudiziario in corso.
Perché è accaduto tutto questo e cosa si può fare affinché non accada più?
Lisa è stata vittima di una serie di negligenze incredibili in un ospedale in cui questo tipo di negligenze non è accettabile, perché lo staff medico è di primo livello e questi errori non sono accettabili: Lisa aveva un disordine ematologico curato dai dottori Pietro Merli e Rita Maria Pinto nella maniera più invasiva, cioè con un trapianto di midollo osseo, trapianto che è stato effettuato attraverso una donazione non adeguata e soprattutto accompagnata da 350 ml di globuli rossi incompatibili per incompatibilità maggiore.
Il giorno dopo l'infusione, oltre alla ovvia emolisi acuta, Lisa ha sviluppato anche una polmonite bilaterale vista dagli RX e dalla TAC, il cui germe non è stato verificato in tempo, ma solo a due giorni dalla morte: i medici sono andati a tentativi, commettendo errori su errori, fino al settimo errore, il settimo antibiotico inutile. L'ottavo antibiotico, l'unico utile, non l'hanno mai utilizzato e Lisa è morta di emolisi e di polmonite contestualmente.
Ci parli dell'associazione Lisa?
Per fortuna, con il sostegno di tutte le persone che ci aiutano, l'associazione Lisa sta diventando funzionale a dei reparti di oncoematomologia e al reparto di aferesi produttiva, del Policlinico Umberto I. Noi come associazione stiamo supportando questi reparti sia dal punto di vista strumentale, sia da quello della contrattualizzazione di professionisti giovani: quindi siamo ben avviati, ma ovviamente dobbiamo crescere.
Facciamo un passaggio a uno degli elementi che hai studiato molto: i vaccini Covid. Ci dai una fotografia della situazione attuale?
Ormai sta diventando un argomento fuori moda. La novità di gennaio è che l'EMA ha autorizzato l'immissione in commercio degli autoreplicanti, quindi di un nuovo vaccino Covid basato su RNA autoreplicante. Purtroppo, questa nuova metodologia non risolve i problemi fondamentali dei vaccini Covid, chiamiamoli così, tradizionali, ovverosia il fatto che si continua ad utilizzare la Spike biologicamente attiva ed il fatto che questi vaccini non inducono l'immunità dove serve, a livello polmonare. Quindi siamo sempre allo stesso punto.
Quali sono gli effetti avversi della SPIKE?
Sono sempre gli stessi. Devo dire che la bibliografia scientifica si sta arricchendo di nuovi particolari sempre più interessanti, ma non in Italia, perché da noi non si riesce ad avviare nessun programma nazionale indipendente. La letteratura scientifica straniera, invece, ci sta dando sempre più nuove scoperte riguardo ai meccanismi della Spike, nella fattispecie a livello immunitario e purtroppo anche nel tessuto cardiaco, che è uno dei target principali della Spike che causa pericarditi e miocarditi, anche mortali.
Invece sul vettore mRNA?
L'mRNA sta svolgendo un ruolo a livello del sistema immunitario, tant'è che ci sono lavori in letteratura in cui si riporta che, Spike o non Spike, i vettori mRNA di per sè sono in grado di squilibrare il sistema immunitario: è un argomento in fieri che bisognerebbe continuare a studiare.
Il dotto Federico, la moglie e il figlio non si sono vaccinati e hanno avuto immunizzazione naturale con il Covid.
C'è una relazione con i turbo cancri e turbo tumori?
Ancora non possiamo dare una definizione di questo tipo. Stanno uscendo lavori in letteratura da cui emerge che la Spike può avere una funzione immunosoppressoria ed è già importante questo.
Si sta parlando adesso di mRNA per tumori e cancro.
E' molto diverso, perché una cosa è applicare una tecnologia in persone sane e una cosa è applicarla a persone che hanno una aspettativa di vita più limitata. Quindi il discorso è totalmente diverso. Magari venisse fuori un vaccino mRNA contro il cancro! Ma non si vede ancora all'orizzonte. Però, se venisse fuori, nulla quaestio.
Protocollo "Tachipirina e vigile attesa"
E' stata una delle pagine più nere del periodo della pandemia. Nella mia opinione, "Tachipirina e vigile attesa" equivale a vigile attesa e basta nella fattispecie del Covid, con possibilità quindi di morte.
Senza cura?
Già. Per fortuna tante persone che ho conosciuto non hanno seguito queste indicazioni e quando hanno preso il Covid si sono curate con farmaci adeguati (come gli antinfiammatori).
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