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Vaccino Covid, De Vita: "Pregliasco ammette finanziamenti da Big Pharma, affermazione arrogante che conferma gravi dubbi su conflitti d'interesse" - VIDEO

Il chirurgo e primario all’Istituto Nazionale dei Tumori "Regina Elena" di Roma ha pubblicato un video nel quale parla dell'audizione in commissione d'inchiesta Covid del virologo Fabrizio Pregliasco, il quale ha dichiarato di aver "incassato denaro" da Gsk, Sequirus, Bayer, Janssen, Sanofi, B&L, Lilly, Pfizer, Moderna, Novavax e P&G

27 Ottobre 2025

Roy De Vita, chirurgo e primario all’Istituto Nazionale dei Tumori "Regina Elena" di Roma, ha pubblicato un video nel quale parla dell'audizione in commissione d'inchiesta Covid del virologo Fabrizio Pregliasco, il quale ha dichiarato di aver "incassato denaro da GlaxoSmithKline, Sequirus, Bayer, Janssen, Sanofi, Bausch & Lomb, Lilly, Pfizer, Moderna, Novavax, Procter & Gamble. All'obiezione della senatrice Zedda sulla sua terzietà, avendo una posizione di eccessivo conflitto di interessi per poter essere credibile in merito ai vaccini Covid, Pregliasco ha precisato: "Forse sono più indipendente di altri perché ho ricevuto finanziamenti da più aziende".

De Vita prosegue: "È difficile dire se questa cosa la pensi per davvero o se sia stato solo uno spingersi fortemente in avanti per non cadere indietro. Ma resta il fatto che la sua è un'affermazione ricca di arroganza, protervia, indubbiamente inopportuna, inconsapevolmente autolesionistica. Il dottor Pregliasco lo abbiamo imparato a conoscere durante il Covid, lo ricordiamo per un provvedimento vergognoso nel gennaio 2022, quando, in qualità di direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, dispose il blocco dei ricoveri per i pazienti che non avevano completato il ciclo vaccinale, disposizione che che poi fu costretto a rimangiarsi", ricorda.

"Ma quel provvedimento di allora aveva un sapore analogo alle parole di oggi. Un medico ad una persona che ha bisogno di cure quelle cure le presta senza far caso al colore della pelle di quel paziente - sto usando evidentemente un maschile sovraesteso -,  e senza chiedere quale sia l'orientamento politico, religioso o sessuale, perché sono tutte informazioni che non servono a curare le persone. E se all'epoca volevi proteggere gli altri pazienti, bastava fare un tampone per sapere se quel soggetto fosse infetto o meno".

De Vita ricorda poi delle dichiarazioni del marzo 2021: "Parlando di quelli che non volevano vaccinarsi, disse: "Una volta gli imboscati venivano fucilati". Ecco, il dottor Pregliasco sulle sue competenze da virologo in quel periodo ci aveva fatto nascere dei grandi dubbi, ma su quelle da medico, con quel provvedimento invece i dubbi li aveva fugati tutti. Oggi ritorna agli onori della cronaca con queste dichiarazioni scioccanti che una volta ancora, anche se a onor del vero, non ce n'era alcun bisogno, ci vuole ricordare chi veramente sia e quale sia il suo valore", conclude.

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