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Green Pass mondiale, Joseph Tritto: “L’Ue ha già dato l’ok, ma le istituzioni italiane devono opporsi” - VIDEO

Il professore è intervenuto durante una conferenza stampa al Senato e si è concentrato sue aspetti: il Green pass mondiale per le vaccinazioni e la riforma ai vertici dell’Oms

07 Luglio 2023

Il professor Joseph Tritto è intervenuto durante la conferenza stampa per una “Democrazia sovrana, popolare, l’Italia del futuro” al Senato. Tritto si è concentrato su due aspetti in particolare: il Green pass mondiale e la riforma dell’Oms. “Entro fine novembre dovrebbe essere approvato il documento zero della riforma dell’Oms e del pass sanitario mondiale riguardante le vaccinazioni”, ha spiegato il professore. “Questa è una data finale, dato che tutti i paesi che hanno firmato questa bozza, se non si oppongono o non chiedono altre modifiche devono implementare quello che è stato descritto nel programma, che vuol dire che diventa esecutivo per tutti i paesi che hanno firmato il progetto indipendentemente dalla volontà politica locale delle istituzioni dei singoli paesi stessi. Già i rappresentanti del governo italiano all’Oms sono stati estremamente attivi a creare tutta l'agenda delle riunioni progressive per andare di pari passo fino al documento finale, quindi non si può dire che le istituzioni non sappiano quello che è successo a Ginevra”.
“Il vero problema è che l’Oms ha proposto due riforme fondamentali. La prima è quella della International heart treaties che obbliga i paesi ad accettare l’agenda dei vaccini, qualunque essa sia prodotta dalla direzione dell’Oms, e implementarla nei paesi che hanno sottoscritto e non fanno obiezioni al trattato. Quindi l’implementazione e la trasformazione del Green pass sanitario in Europa specificamente in un pass mondiale sanitario che riguarda le vaccinazioni”.

Tritto: “La Commissione Ue è d’accordo con l’Oms e non chiederà un parere ai paesi membri”

“La Commissione europea ha già detto che è d'accordo con l’Oms e seguirà queste indicazioni senza chiedere un parere consultativo ai paesi membri, né tantomeno al Parlamento europeo”, ha proseguito Tritto a Palazzo Madama. “Ma i paesi devono approvare, perché siamo nell'ambito della protezione dei diritti umani della Carta fondamentale delle Nazioni Unite. Quindi c'è un problema anche di un vulnus dal punto di vista delle procedure istituzionali internazionali. Questa approvazione prevede che l’Oms, dopo la fine di novembre, metterà fuori la lista dei vaccini obbligatori per tutti, dai bambini agli anziani. E non si ci si potrà muovere da un paese europeo all'altro senza aver ottemperato a questa agenda. Vaccini che, tra l’altro, non sono stati mai sperimentati realmente su larga scala sugli esseri umani. Di conseguenza c’è un rischio incredibile sulla mobilità in Europa nell’area Shengen. Molti Paesi del Brics si sono opposti, addirittura la Russia ha minacciato di uscire dall’Oms, ma non solo la Russia, anche gli Stati Uniti hanno presentato degli emendamenti e hanno detto che non c'è nessuna ragione che l’Oms possa controllare quello che succede negli Usa”.
“Questa è la prima riforma. Se si vuol fare qualcosa in Italia con le istituzioni italiane di qualunque tipo o anche private bisogna intervenire prima della fine di novembre per fare delle opposizioni che siano consistenti dal punto di vista giuridico”.
“Il secondo aspetto è la riforma globale dell’Oms, che per ora ha dei fondi di investimento privato che superano quelli pubblici, la direzione dell’Oms chiesto di aumentare il budget dei paesi, ma che comunque rimarrà insufficiente rispetto a quelli privati. E anche questa è un’aberrazione per poter cambiare la sua missione, il suo statuto da agenzia per la sanità pubblica, la sua missione cambia. Ci vuole l'approvazione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite. L’Oms non può essere autonomo, perché è un'agenzia delle Nazioni Unite”.

Il professore a Palazzo Madama: “È in atto un cambio di tutti i direttori dell’Oms”

“C'è un terzo aspetto che la gente non conosce: è in atto un cambio di tutti i direttori dell’Oms, più del 50%”, ha sottolineato ancora Tritto. “Sono cambiate tutte le nuove direzioni: abbiamo il direttore scientifico Jeremy Farrar,  che noi abbiamo denunciato alla Corte dell’Aia come testimone informato dei fatti per la generazione del virus artificiale a Wuhan. In più è stato cooptato il professor Salomon, che era il direttore generale della Sanità pubblica in Francia che sarà probabilmente il nuovo direttore dell’Oms. Insomma: ci sono già degli accordi a monte per ristrutturare l’Oms per evitare che Tedros Adhanom Ghebreyesus sia condannato per crimini contro l’umanità. Bisogna intervenire anche sul cambiamento della riforma dell’Oms. Abbiamo già chiesto come Accademia mondiale tecnologie biomediche che si rifondi l’Oms come un’agenzia per la protezione della salute delle popolazioni cheè molto diverso da quello degli dei sistemi sanitari dei paesi che un cambiamento radicale”.

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