26 Luglio 2025
Sull'inchiesta urbanistica a Milano, Pier Luigi Bersani si è schierato a fianco del sindaco Giuseppe Sala, dicendo di non vedere il perché debba dimettersi. Solamente l'anno prima, però, nel 2024, lo storico esponente dem attaccò l'allora governatore della Liguria Giovanni Toti, allora sotto indagine per la gestione del porto di Genova. Allora, Bersani disse: "Cosa aspetta Toti a lasciare il proprio incarico?". Due pesi e due misure secondo il dem.
Pier Luigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico, è tornato a far discutere per alcune dichiarazioni rilasciate in due momenti distinti, in merito a due vicende giudiziarie che coinvolgono due amministratori italiani: il sindaco di Milano Beppe Sala e l'ex presidente della Liguria Giovanni Toti.
Durante un evento pubblico, Bersani ha recentemente commentato l’inchiesta urbanistica che ha toccato anche il sindaco Sala, affermando: “Lasciamo lavorare la magistratura. Non credo che uno che ha un avviso di garanzia debba dimettersi”. Parole che hanno suscitato critiche, soprattutto per il tono comprensivo verso un esponente di centrosinistra. Bersani ha poi elogiato Milano come “la città più attrattiva del Paese”.
Diverso, invece, il tono usato nei confronti di Giovanni Toti, nel 2024, coinvolto in un’indagine sulla gestione del porto di Genova. In quel caso, Bersani è stato categorico: “Cosa aspetti a dimetterti per salvare il profilo della tua istituzione?”, ricordando come in passato altri politici come Josefa Idem e Vasco Errani si siano fatti da parte per rispetto verso le istituzioni.
Il centrodestra ha fatto notare che queste due posizioni evidenziano un doppio standard: tolleranza verso un sindaco amico e fermezza verso un governatore di centrodestra.
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