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Tajani: “Rinosceremo Palestina quando loro lo faranno con Israele”, e insiste su Ius Scholae: “Ai maranza preferisco chi studia 10 anni” – VIDEO

Su Gaza Tajani condanna la carestia: "Non possiamo più accettare carneficine e carestia. È giunto il momento di arrivare ad un immediato cessate il fuoco. Noi siamo amici di Israele e glielo abbiamo detto"

25 Luglio 2025

Riconosceremo la Palestina quando loro riconosceranno Israele”. È questa la linea tracciata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha aperto i lavori del Consiglio Nazionale di Forza Italia. Tajani, poi, tira dritto sullo Ius Scholae: “Ai maranza preferisco chi studia 10 anni”.

 

L'Italia è per la soluzione due popoli e due Stati ma il riconoscimento del nuovo Stato palestinese deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele. A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull'altro e siamo il Paese al mondo che ha accolto il maggior numero di rifugiati da Gaza”. Così Tajani, che ha anche lanciato un appello per mettere fine alla spirale di violenza in Medio Oriente.

"Non possiamo più accettare – ha detto – carneficine e carestia. È giunto il momento di arrivare ad un immediato cessate il fuoco. Noi siamo amici di Israele ma lo abbiamo detto a Israele".

Ma il numero due del governo Meloni ha parlato anche di politica interna, affrontando un tema da tempo sul tavolo del centrodestra: lo Ius Scholae, cioè la possibilità di concedere la cittadinanza italiana ai figli di stranieri che abbiano completato un ciclo di studi di 10 anni nel nostro Paese. Tajani non ha usato mezzi termini, affondando contro chi lo critica per presunto lassismo. “Preferite i maranza, o chi va a scuola per 10 anni e poi diventa cittadino italiano?”, ha chiesto provocatoriamente dal palco, tornando sul concetto di cittadinanza come merito e responsabilità, non automatismo.

La nostra non è una proposta lassista, è invece più severa sulla cittadinanza italiana. I maranza a scuola non ci vanno e poi vanno a delinquere e diventano cittadini italiani”, ha aggiunto Tajani, ribadendo che la cittadinanza va riservata a chi dimostra di voler integrarsi davvero.

Io i maranza non li voglio, voglio invece ragazzi per bene, anche se sono figli di genitori non italiani, possono essere ucraini, possono essere sudamericani, possono essere di qualsiasi Paese del mondo, che studiano e si formano, che sanno la lingua italiana, che conoscono la storia, la geografia, la nostra Costituzione. Altro che norma lassista per incrementare l’immigrazione, è una norma più severa di quella che c’è in vigore oggi”, conclude Tajani.

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