21 Luglio 2025
L’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, ha annunciato oggi in Consiglio comunale le sue dimissioni, nel pieno dell’inchiesta giudiziaria sull'urbanistica a Milano che lo vede coinvolto. Un passo inevitabile, legato sia alla delicatezza della sua posizione giudiziaria che al ruolo centrale ricoperto negli ultimi anni nella trasformazione urbanistica del capoluogo lombardo.
“Sono giunto a questa decisione sofferta perché ritengo che sia la migliore per affrontare gli sviluppi giudiziari, ma anche per rispetto per gli organi giudicati, il sindaco, i colleghi di giunta, i cittadini milanesi e consiglieri”, ha spiegato Tancredi, visibilmente provato, durante il suo intervento in Aula.
L’assessore, entrando in Sala Brigida, è stato accolto con abbracci e strette di mano dai colleghi della giunta, segno di un clima di solidarietà umana e politica attorno alla sua figura. Tra il pubblico erano presenti anche noti esponenti del Partito Democratico, tra cui Pietro Bussolati, Simona Malpezzi, Alessandro Capelli, Silvia Roggiani, oltre a Ivan Scalfarotto di Italia Viva, a testimonianza dell’attenzione e della tensione che ruotano attorno alla vicenda.
La Procura ha chiesto per lui gli arresti domiciliari: l’interrogatorio di garanzia è previsto per mercoledì, e Tancredi lo affronterà assistito dal proprio legale, con l’intenzione di chiarire ogni aspetto della sua posizione.
Le dimissioni, oltre a essere un gesto dovuto dal punto di vista istituzionale, rappresentano anche un passaggio cruciale per il Comune. Tancredi, infatti, aveva avuto un ruolo determinante nelle principali operazioni urbanistiche milanesi degli ultimi anni, e le accuse a suo carico rendono ormai incompatibile la prosecuzione del suo incarico.
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