21 Luglio 2025
Beppe Sala, fonte: imagoeconomica
Il sindaco di Milano Beppe Sala, indagato nell'inchiesta sull'urbanistica, sarà oggi in Consiglio comunale alle 16:30. Il primo cittadino ha incontrato ieri a casa sua una delegazione del Pd, che dopo il colloquio ha sostanzialmente confermato l'appoggio a Sala, aspettandosi però un "cambiamento". Sala non avrebbe intenzione di dimettersi: "Io vado avanti, programma per i due anni", avrebbe detto. Nonostante l'indagine della procura di Milano, il dem sembra pronto ad andare avanti. Intanto, arrivano i primi effetti negativi per la giunta: la vendita di San Siro a Inter e Milan, prevista per luglio, slitta a settembre, e l'assessore Giancarlo Tancredi formalizzerà le dimissioni oggi.
Giornata chiave per capire il futuro di Beppe Sala, indagato nell'inchiesta urbanistica a Milano. Il primo cittadino scioglierà le riserve sul suo futuro, ma un passo indietro sembra improbabile considerando le sue parole e l'appoggio del partito.
Nella giornata di ieri è infatti andato in scena un vertice: Sala ha ospitato nella sua casa il segretario metropolitano Alessandro Capelli, l’omologa regionale Silvia Roggiani e la capogruppo in consiglio comunale Beatrice Uguccioni. I tre hanno spiegato che ci sarebbe stato un "clima positivo, si è parlato del futuro di Milano". Un incontro costruttivo, nel quale è
stato riconfermato l'appoggio e il sostegno al sindaco. Capelli ha ribadito che servono "segnali di cambiamento" e che questa "può essere l'occasione di ripartire".
Cambiamenti concreti. Sono quelli che invoca il Pd, che oltre a fare i conti con le divisioni all'interno del partito, deve ora affrontare un caso ancora più grande, che a catena ha innescato le dimissioni dell'assessore Giancarlo Tancredi e lo slittamento della vendita dello stadio San Siro.
Tuttavia, il Pd sembra voler andare avanti con Sala: "Vogliamo continuare al fianco del sindaco - aveva ribadito anche prima dell'incontro il segretario dem metropolitano Alessandro Capelli -, sapendo che dal 2011 moltissime cose importanti sono state fatte per Milano, ma che oggi in un contesto sociale mutato è necessario investire su nuove politiche per la città che mettano al centro la questione sociale, ambientale, delle opportunità e dell’uguaglianza".
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