20 Novembre 2024
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato intervistato dal Giornale d'Italia in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2024-2025 all'Università Vita-Salute San Raffaele a Milano. Tra i temi affrontati l'attacco alla base Unifil in Libano.
Dopo la situazione di ieri dell'Unifil perché l'Italia non prende una posizione netta contro il governo di Netanyahu?
"Veramente ieri i missili sono missili di Hezbollah non c'entra Israele, ieri noi abbiamo detto che i militari italiani non si toccano. Come l'abbiamo detto a Israele lo diciamo a Hezbollah e sono militari che operano per la pace per tenere separate le due parti e credo che sia importante continuare questa missione, anzi, ritengo che dopo il cessate il fuoco dovrà esserci una zona cuscinetto tra il confine di Israele e il fiume guidata da l'Unifil, sotto controllo dell'Unifil, con regole di ingaggio magari più forti. E poi ci vuole a nord l'esercito regolare libanese e poi Hezbollah. Quando dobbiamo dire le cose Israele lo diciamo ma ieri erano missili di Hezbollah quando abbiamo dovuto protestare per quello che è accaduto per responsabilità dell'esercito israeliano l'abbiamo fatto con grande fermezza ma con grande fermezza altrettanto diciamo che Hezbollah non può permettersi ed è intollerabile che attacchi reparti italiani", conclude.
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