26 Ottobre 2022
"Milan-Monza è stata un'emozione incredibile, non è stata una partita di calcio", ha iniziato l'ad del Monza, per tanti anni ad del Milan Adriano Galliani ai microfoni de Il Giornale d'Italia, in occasione del Cenacolo Artom. "Ho visto la mia vita passare davanti agli occhi. Io, bambino monzese, sono stato dal 1975 al 1985 uno dei proprietari del Monza, poi sono stato per 31 anni al Milan, e adesso sono tornato come un novello Ulisse al Monza". E ancora: "Il Monza era appena stato promosso in Serie C quando ero tornato, una piccola squadra che siamo riuscita a portare in Serie A e adesso siamo tornati a San Siro per la sfida contro il Milan. Una cosa incredibile".
"Non ho tifato, sono stato tranquillo tutta la partita e sono stato felice di rivedere San Siro", ha ammesso Galliani. E, alla domanda su cosa deve fare il Monza per rimanere in Serie A, ha risposto: "Quello che sta facendo. In questo momento siamo salvi, abbiamo vinto tre partite e in Coppa Italia abbiamo vinto a Udine".
"Io sono con il Presidente Berlusconi da 43 anni", ha detto poi Adriano Galliani, passando alla politica. "Sono stato in Senato fino all'ultima legislatura, ho rinunciato a ricandidarmi per occuparmi del Monza a tempo pieno e non posso consigliare nulla a Berlusconi". Secondo Galliani il Cav, infatti, è un "grande statista e una persona straordinaria che non ha bisogno dei miei consigli". "Anche il discorso che ha fatto al Senato prima della votazione alla fiducia del Governo Meloni è stato molto alto, molto elevato e ha fatto capire da che parte è sempre stato in questi anni", dice ancora Galliani. "Ha fatto capire che siamo sempre con la Nato, sempre con gli Stati Uniti e con i nostri alleati naturali".
Capito guerra in Ucraina. "Qui il discorso diventa molto difficile. Io credo che se ci fossero stati Angela Merkel in Germania e Silvio Berlusconi in Italia forse la guerra non sarebbe mai scoppiata. Non lo so. Forse sono troppo ottimista. Premesso che tutte le ragioni stanno dalla parte dell'Ucraina, forse Berlusconi avrebbe potuto fare qualcosa per trovare una soluzione diplomatica ed evitare che questa guerra accadesse". Tuttavia, continua, "prima o poi la guerra in Ucraina dovrà finire, magari sarebbe bene passare per vie diplomatiche. Altre volte si era rischiato la guerra, come con la Georgia, e il conflitto è stato evitato". Infine: "Un grande augurio a questo Governo, che Giorgia Meloni possa fare bene, abbiamo un grande bisogno di un esecutivo forte e coeso".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia