26 Ottobre 2022
Silvio Berlusconi aspettava questo momento da 9 anni. Il Cav che ha preso la parola per il suo intervento subito dopo guarda caso quello di Matteo Renzi, si è intrattenuto su diversi temi, senza tralasciare però le sue lotte di bandiera, vive ancora dopo 28 anni. "Se oggi per la prima volta alla guida del governo del Paese, per decisione degli elettori, c’è una esponente che viene dalla storia della destra italiana, questo è possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione plurale, nella quale la destra e il centro insieme hanno saputo esprimere un progetto democratico di governo per la Nazione".
Berlusconi dal suo banco del Senato continua: "I nostri governi hanno sempre avuto come stella polare del loro agire la stella polare della libertà. Noi oggi voteremo convintamente la fiducia. E da domani lavoreremo con lealtà, passione e spirito costruttivo per realizzare il nostro programma. "Forza Italia lavorerà al fianco di Meloni con impegno e con lealtà, per realizzare il programma sul quale abbiamo avuto la fiducia degli italiani".
"Ieri ho ascoltato dal Presidente Meloni parole definitive e totalmente condivisibili sui diritti, sulle libertà, sulla necessità di abbassare le tasse e di promuovere una pace fiscale, un impegno ad affrontare subito le grandi emergenze a partire dalla necessità di abbassare i costi dell’energia per le famiglie e per le imprese, riprendendo una politica energetica non più condizionata dal «partito dei no» e dall’ambientalismo ideologico della sinistra".
"Anche la riforma della giustizia è una priorità irrinunciabile, per una questione non solo di durata ragionevole dei processi: non si devono fissare udienze dopo 3-4 mesi ma la settimana dopo o al massimo dopo due settimane. Dobbiamo farlo per una questione di civiltà e di libertà. Una riforma davvero garantista, non contro la magistratura ma per il diritto, per l’equità, per la libertà".
Sul conflitto in Ucraina sul quale negli ultimi giorni si sono accese diverse polemiche, risponde: "Di fronte all’attuale situazione non possiamo che ribadire e consolidare le linee portanti della nostra politica estera, e cioè la solidarietà con l’Occidente, quella solidarietà che ha sempre caratterizzato i nostri governi. Io sono sempre stato un uomo di pace e i miei governi hanno sempre operato per la pace e sempre in pieno accordo con i responsabili di governo dell’Europa, della Nato e degli Stati Uniti".
"Il mio progetto, le speranze di molti, erano quelle di recuperare la Russiaall’Europa. Questo progettavamo per poter affrontare insieme con un Occidente rafforzato dall’apporto della Russia alla grande sfida sistemica del 21esimo secolo, quella del pericoloso espansionismo cinese. Purtroppo l’invasione dell’Ucraina ha vanificato questo nostro disegno, perché siamo tornati a prima del 2002, con la Russia isolata dall’Europa e con l’Europa e l’Occidente uniti contro la Russia".
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