Pierluigi Cocchini, Amministratore Delegato di La Rinascente, intervistato da Il Giornale d’Italia in occasione dell’evento “A Window on the Winter Games”, con cui è stata inaugurata la stagione olimpica Milano Cortina 2026, ha raccontato il valore di questa iniziativa e il ruolo della città nel percorso verso i prossimi Giochi Invernali.
Può raccontarci la nuova collaborazione con Milano Cortina 2026?
Questa collaborazione si inserisce pienamente nella nostra strategia “per la città, con la città, nella città”. I Giochi Olimpici e Paralimpici rappresentano un’occasione unica, di grande valore sia per Milano sia per l’intero Paese, e per noi era naturale farne parte. Rinascente è profondamente radicata nel tessuto cittadino e vuole continuare a esserlo, anche accompagnando un evento storico come questo. Abbiamo quindi scelto un vero e proprio takeover dello store: facciata, arcate, vetrine, scale mobili, ascensori e persino installazioni interne come l’Air Snake ospitano elementi visivi e prodotti che raccontano lo spirito olimpico, reinterpretati attraverso il nostro ruolo di department store. È stato stimolante lavorare a questa collaborazione.
Come si svilupperà questa collaborazione durante le Olimpiadi?
Abbiamo già organizzato un primo evento di lancio a luglio per presentare la sponsorship. L’appuntamento di oggi è invece il primo evento ufficiale interamente dedicato alle Olimpiadi. Il Comitato Olimpico ha scelto di inaugurare con noi il visual branding delle vetrine e della facciata, creando un’esperienza spettacolare per chi visita la città. Le vetrine resteranno allestite per tutto il mese, sostituendo le tradizionali vetrine natalizie: una scelta significativa che dà spazio al marchio olimpico. Inoltre, nell’area dedicata al Design Supermarket continueremo fino al 22 febbraio a esporre prodotti e contenuti ispirati ai Giochi. È un progetto a 360 gradi.
Questa apertura allo sport potrebbe proseguire oltre le Olimpiadi?
Lo sport, in questo caso, è un’opportunità straordinaria e irripetibile. In generale siamo interessati a tutti gli eventi di rilevanza per la città, ma avere il nostro store principale nel cuore di Milano durante le Olimpiadi è davvero un’occasione unica. Era quasi inevitabile prendere parte a questo percorso.
Quali numeri può condividere su Rinascente? Come prevedete di chiudere l’anno?
Nonostante il rallentamento che sta interessando il settore del lusso, prevediamo comunque una crescita del fatturato rispetto allo scorso anno. Ci aspettiamo quindi un nuovo record, accompagnato da una migliore redditività. Tutti e nove i nostri store stanno performando molto bene, incluse le sedi nelle città più piccole, un dato che ci fa particolarmente piacere.
Riuscirete a raggiungere il miliardo di euro di fatturato?
È presto per dirlo. Dicembre è un mese decisivo per noi. Novembre si è chiuso molto bene, grazie anche al Black Friday, che è stato un ottimo indicatore. Se il trend continuerà, dicembre potrà davvero fare la differenza.
Come stanno cambiando i clienti e il mix di prodotto?
Le visite e la frequenza negli store sono in forte crescita in tutte le otto città in cui siamo presenti. Tuttavia, la crisi del lusso incide sul valore medio degli acquisti. Per questo abbiamo ampliato il nostro brand mix includendo marchi emergenti e nuove sperimentazioni, un approccio che ci sta permettendo di gestire la fase attuale in modo efficace. Siamo fiduciosi che il settore del lusso tornerà a crescere.
Sono previste nuove aperture in Italia o all’estero?
Al momento non sono previste nuove aperture in Italia, anche se restiamo sempre attenti alle opportunità. All’estero, invece, non abbiamo intenzione di esportare il brand Rinascente, perché la nostra strategia si basa sulla presenza nei Paesi dove i nostri azionisti operano già con altri marchi affini. L’ultima apertura nel nostro perimetro è stata a Basilea, in Svizzera, con il brand Globus. Il gruppo continua comunque a crescere attraverso le diverse insegne presenti nei sette Paesi europei.









