28 Ottobre 2025
Il GDI ha intervistato Nina Bassoli, curatrice di Arch Week 2025 e della Triennale, in occasione dell'apertura dell'evento ha messo a fuoco l'importanza dell'evento per la città di Milano
Quanto è importante questo evento per la Triennale?
"La Triennale quest'anno con la ventiquattresima esposizione internazionale in Equality ha aperto in maggio un momento che più che una mostra è stato un grande laboratorio. Questo è senz'altro un momento cruciale di questo laboratorio che si chiama una raccolta di idee più brillanti, più interessanti e anche alternative da tutto il mondo per metterle a confronto con i problemi della nostra città"
E come questo evento impatterà in particolar modo nella città di Milano?
"Sì, anche in questo, sia Triennale che Milano Art Week tentano la relazione tra le grandi voci del mondo e le associazioni locali.
Un altro tema di desiguaglianza è quello della ridistribuzione delle voci, se vogliamo, per cui i festival di questo tipo sono un modo per dare voce alle più potenti e alle meno potenti e metterle sullo stesso tavolo. Con questo pensiamo che possa essere un approccio molto positivo come scuola e laboratorio per nuove idee"
E quali sono i temi principali che vengono affrontati?
"Sicuramente il tema dell'architettura è un'ottima lente per chi guarda al futuro e al tema dell'architettura si intrecciano quelli della città, la nostra e di tutte le città del mondo e in questo è inevitabile che si intrecciano temi fondamentali come il diritto al cibo, il diritto alla salute e il diritto all'incostituzionale, ma anche temi molto personali come la felicità, l'attribuzione o l'appartenenza a un genere e il rapporto che tutti i giorni abbiamo tra il nostro corpo e lo spazio in cui viviamo".
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