Scaroni (Zurich Italia): "Orgogliosi della nuova sede nel cuore di Milano; proseguiamo con una strategia autonoma nel risiko bancario italiano"

Bruno Scaroni, Country CEO di Zurich Italia, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede di Milano di Zurich Italia e Zurich Bank in via Santa Margherita 11, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Inaugurazione del nuovo edificio Zurich nel cuore di Milano, cosa significa per voi?

"Significa un investimento importante che il nostro azionista ha voluto profondere sul mercato italiano perché crede nelle potenzialità di Zurich in Italia e crede nel mercato domestico italiano. Per noi è motivo di orgoglio avere questo bel palazzo che è un po' la nostra vetrina. Abbiamo voluto dare casa qui ai consulenti finanziari di Zurich Bank, che è la nostra realtà di gestione del risparmio, e anche a chi segue da un punto di vista distributivo i nostri rapporti con gli agenti e i broker per la parte assicurativa. Queste sono le due anime di questa azienda che abbiamo voluto rappresentare in questo edificio. Poi oggi è l'occasione per mettere anche a disposizione della città, durante la settimana della moda, questa esposizione stupenda di fotografie di Giampaolo Barbieri, fotografo milanese nato a 200 metri da qui, e quindi non pensavamo a nulla di meglio. Proporci a Milano nella settimana della moda con una mostra aperta al pubblico di un fotografo milanese che ha reso con le sue fotografie iconiche tante realtà della moda, settore importante per questa città."

Come è andato quest'anno, come prevedete che chiuderà e quali sono le vostre strategie di crescita per il futuro?

"Parlando del business di gestione del risparmio, l'anno sta andando molto bene. La banca sta crescendo in maniera organica, ha un forte grado di attrazione sul mercato perché è un bellissimo marchio affidabile che denota competenza bancaria svizzera. Abbiamo una società alle spalle con quasi 100 miliardi di capitalizzazione di Borsa e quindi siamo un porto sicuro per tanti consulenti finanziari e tanti clienti, quindi devo dire da quel punto di vista l'anno ci sta dando delle belle soddisfazioni. Sul fronte assicurativo sono un po' più cauto, perché dopo che abbiamo visto lunedì questa esondazione del Seveso io purtroppo la collego non solo al disagio per tante persone, ma anche ai sinistri che dovremmo risarcire per tante polizze che verranno attivate per questo evento. Stiamo entrando in quella fase dell'anno in cui il tempo peggiora e ci sono tanti elementi di carattere climatico che possono creare le condizioni per ulteriori disagi. Ne abbiamo avute anche nel resto dell'anno, penso ad esempio a quello che è successo in Emilia Romagna, a Rimini durante l'estate. Vogliamo comunque crescere anche nel settore assicurativo, abbiamo tutto per farlo perché abbiamo un bel marchio, abbiamo competenze riconosciute e soprattutto un'eccellenza nella nostra rete liquida che è patrimonio nostro, ma anche dei nostri agenti che ci rappresentano. Stiamo ovviamente cercando di ampliare la nostra rete agenziale e con essa anche il numero di clienti che serviamo."

Alla luce del recente successo di MPS su Mediobanca, come crede che evolverà il mondo del risiko bancario?

"Noi proseguiamo con le nostre strategie, perché siamo autonomi e abbiamo la forza di un azionista che ci sostiene. Credo che il consolidamento bancario sia figlio anche di quella congiuntura che c'è stata negli ultimi anni di tassi di interesse che sono finalmente risaliti e hanno quindi consentito alle banche di avere un'eccedenza di capitale per poter poi fare dei ragionamenti di aggregazione."