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Plattner (AssoNEXT): "La questione della liquidità va risolta trasformando i depositi bancari in investimenti produttivi"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Lukas Plattner, membro del comitato scientifico di AssoNEXT: "Non è solo un tema di accesso alla liquidità per le PMI, ma di proteggere il risparmio delle famiglie e dei pensionati del futuro"

22 Maggio 2025

Lukas Plattner, Partner di ADVANT Nctm e membro del comitato scientifico di AssoNEXT, in occasione del convegno "I mercati dei capitali al centro della politica industriale nazionale a supporto della competitività del Made in Italy", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia. 

Cosa ci può dire in merito alle soluzioni che si sono discusse oggi sulle problematiche della liquidità?

"Siamo molto soddisfatti, perché sia il mondo dell’industria sia quello dell’Accademia hanno proposto soluzioni chiare su come affrontare il problema dell’accesso alla liquidità per le piccole e medie imprese.

C’era, ed è, la necessità di trasformare i depositi bancari in investimenti produttivi. Gli appelli arrivano da più parti, a partire dalla Commissione Europea, che ha elaborato il progetto della Saving Investment Union, in cui uno dei punti centrali è proprio la trasformazione del risparmio.Per raggiungere questo obiettivo servono nuovi prodotti finanziari, incentivi fiscali e partnership pubblico-private. Non si tratta solo di facilitare il finanziamento delle PMI, ma anche di evitare un impoverimento delle famiglie italianee di sostenere quella che sarà la classe più debole di domani: i pensionati del futuro, ovvero i nostri figli.

Ci sono vari aspetti da considerare: il tema è anche demografico, con una piramide rovesciata che impone la necessità di puntare su rendimenti futuri. Devo dire che, oggi, anche la politica ha dimostrato attenzione verso queste esigenze.

Speriamo che da questa consapevolezza nascano interventi forti e concreti. Qualcuno è già stato messo in campo, CDP e Invitalia sono intervenute. Ora è necessario compiere un ulteriore passo avanti. Ma siamo fiduciosi, anche alla luce delle spinte che arrivano dai diversi rapporti, come quelli di Draghi e Letta, e dalla Commissione Europea."

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