17 Ottobre 2024
Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni, in occasione della sesta edizione di Green & Net Zero Talk, il ciclo di tre incontri per le imprese, organizzato da RCS Academy in collaborazione con il Corriere della Sera e Pianeta 2030 ha dichiarato:
"Negli ultimi dieci anni, e in particolare negli ultimi cinque, l'Europa ha lavorato intensamente per cambiare l'offerta energetica. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la domanda a livello globale è rimasta pressoché invariata. Da oltre vent'anni, circa l'80-81% dell'energia mondiale proviene ancora da fonti fossili, e il carbone domina la produzione di elettricità a livello globale. Questo spesso lo dimentichiamo anche noi. Per fare qualche esempio: a livello mondiale, il carbone copre circa il 36% della produzione elettrica, mentre il gas è al 23%, il nucleare al 9%, e le rinnovabili al 12-13%. In Europa, siamo leggermente più avanti con le rinnovabili, ma comunque restiamo in un mix energetico ancora fortemente legato ai combustibili fossili. In Italia, come in gran parte del Mediterraneo europeo, facciamo ancora affidamento su gas e rinnovabili, e questa situazione non sembra destinata a cambiare presto. Sì, si parla molto di idrogeno, ma non sappiamo quando arriverà realmente. Il nucleare, secondo me, potrebbe essere una soluzione, soprattutto considerando l'aumento della domanda elettrica, non solo a livello industriale, ma anche per la mobilità, i grandi data center e l'intelligenza artificiale. Per dare un'idea delle dimensioni di questo aumento: solo nel 2023 Amazon e Microsoft hanno consumato più energia elettrica della Nigeria, un Paese con 180 milioni di abitanti. E questo solo per alimentare i data center e le tecnologie legate all'intelligenza artificiale. Questa crescita esponenziale delle richieste energetiche, legata anche alla trasformazione digitale, spesso viene sottovalutata. Purtroppo, non riusciamo a comprendere appieno le dimensioni della crescita demografica e tecnologica e l'enorme fabbisogno di energia che ne deriva. Invece, l'energia, così come molti altri temi cruciali, è spesso ridotta a semplici titoli e stereotipi. Quando non si sa cosa dire, si parla di sostenibilità, ma spesso il contenuto dietro queste parole è nullo. Parlare di sostenibilità è diventato quasi una formula vuota. Non fraintendetemi: la sostenibilità è fondamentale, ma ormai è diventata una parola usata come slogan, senza che vi siano azioni concrete a supporto. Si ripetono continuamente concetti generici, senza andare mai al cuore dei problemi reali. Siamo in una situazione in cui le parole sono molto più avanti delle azioni, e purtroppo, non riflettono la complessità della realtà."
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