Gallerie d'Italia a Napoli, Coppola (Intesa): "In poco più di un anno abbiamo raggiunto i 500mila visitatori"

In occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra "Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del golfo", allestita presso le Gallerie d'Italia di via Toledo, il direttore Michele Coppola ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: "Credo che basterebbe guardare il lavoro che le Gallerie d'Italia hanno fatto, in modo particolare dall'apertura del nuovo museo qui in via Toledo, per accorgersi di quanto sia significativo il ruolo che Napoli ha svolto, quanto Napoli e la sua comunità di artisti sia stata significativa, quanto la capacità di ospitare, di accogliere e di condizionare - in senso positivo - sia stata per Napoli una ragione dominante. Abbiamo lavorato intorno ad Artemisia Gentileschi, approfondendo un periodo che era poco studiato, lo facciamo adesso portando in Italia alle Gallerie d'Italia un progetto culturale nato nel Belvedere di Vienna, ma che arrivando qui si caratterizza per una capacità di lettura, di studio, di approfondimento rispetto a come Napoli, durante il periodo di Napoleone, sia stata capace di condizionare anche successivamente artisti straordinari come Rebell".

"Oggi dobbiamo beneficiare dell'apertura di un progetto culturale, di un progetto espositivo temporaneo eccezionale, piacevolissimo da visitare, interessante per la lettura critica che se ne deve fare. Ma credo che si debba riconoscere il ruolo che le Gallerie d'Italia qui a Napoli hanno avuto, un museo che da poco più di un anno ha aperto traguarderà a breve i 500 mila visitatori, e quelli che sono stati 1300 i laboratori fatti per le scuole, l'attività con l'università, la funzione ruolo sociale che le Gallerie d'Italia hanno in modo particolare qui a Napoli credo che sia ormai riconosciuto da tutti".