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Elena Leonardi, responsabile sostenibilità di Banca Generali "vogliamo entrare nell'indice Dow Jones"

Aalla Conferenza stampa per la conclusione del progetto BG4SDGs - Time to Change il Giornale d'Italia ha intervistato la Head of Sustainibility di Banca Generali, Elena Leonardi

31 Agosto 2023

Come vede lei l'integrazione tra la piattaforma per l'investimento sostenibile e progetti come a Time to Change?
È un elemento molto, molto importante: oggi siamo qui per celebrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ebbene proprio anche questi obiettivi sono stati l'ispiratore della nostra piattaforma e quindi dell'infrastruttura che utilizzano i nostri consulenti per relazionare la sostenibilità con i clienti. Siamo partiti per tempo, siamo partiti prima di altri, nel 2019 ed è stato un percorso molto intenso che continua ad essere un percorso di crescita. Cosa è intervenuto nel frattempo? Sono interventi anche dei cambiamenti normativi, che quindi ci hanno impegnato nell'implementare all'interno della nostra piattaforma anche tutte quelle che erano le regole che l'Unione Europea ci ha dettato. Lo abbiamo visto come una grossa opportunità e non tanto quanto una criticità, e questo è stato sicuramente un fattore positivo, perché avevamo già un'infrastruttura e l'abbiamo continuamente arricchita. Oggi ci presentiamo con una piattaforma molto forte e molto potente, che quindi ci dà la possibilità di analizzare tutti quelli che sono gli strumenti finanziari che i nostri consulenti hanno, da molteplici punti di vista.

Per quanto riguarda il posizionamento di banca generale all'interno di classifiche di sostenibilità, ce n'è una in particolare in cui la banca mira di entrare?


Allora, sicuramente noi siamo già molto forti, per esempio abbiamo avuto proprio di recente un upgrade come rated su Sustainalytics, proprio nel mese di luglio abbiamo avuto questa bella notizia e abbiamo confermato la nostra posizione che è una posizione di assoluto predominio.
Vogliamo migliorare anche altri ambiti e entrare in alcuni indici importanti della sostenibilità come l'indice Dow Jones qui
quindi stiamo facendo tanto, anche con gli altri rater, proprio per continuare a migliorare il nostro score, per poter entrare poi negli indici più importanti di sostenibilità. Questo perché ci permetterà di avere accesso anche ad un'altra serie di investitori o istituzionali molto importanti, quindi far conoscere la nostra storia all'esterno.


Cosa è più importante per lei, la sostenibilità sociale o la sostenibilità ambientale?
Ma sono due aspetti veramente molto integrati. La sostenibilità ambientale è importante, perché? Perché ovviamente anche noi lo stiamo vivendo sulla nostra pelle: anche con i nostri investimenti, dobbiamo impegnarci per investire, quindi far arrivare il patrimonio dei nostri clienti su società che siano molto attente a quello che è lo sfruttamento delle risorse naturali.
Però, dall'altra parte, anche la società, la sostenibilità sociale è un ambito che sta diventando sempre più importante.
Anche avere una struttura di governance molto solida, perché se ne parla veramente poco, ma ricordiamo che è dalla governance, quindi dalle regole che ci si danno, che ci siamo dati e che ci daremo, che parte tutto, quindi senza una buona governance poi a cascata, non possiamo avere anche gli altri ambiti ben coperti.

Quanto è difficile monitorare e scegliere le aziende a cui andranno poi gli investimenti dei vostri clienti?

Allora, noi abbiamo attivato già da qualche anno le analisi, che sono analisi olistiche quindi prendono in considerazione sia gli aspetti finanziari di un'azienda o di un fondo, e anche quelli della sostenibilità. In questo percorso abbiamo sicuramente un partner privilegiato, Mainstreet Partners con cui appunto abbiamo una partnership molto forte da alcuni anni, che ci aiuta anche nello sviluppo della piattaforma e quindi abbiamo questi score, che sono score olistici, che quindi che prendono in considerazione tantissimi dati e ci permettono di fare delle valutazioni. Ma io ho nominato una parola: i dati, cioè i dati sono l'elemento fondamentale, perché avere dei dati e soldi e standardizzati di dati a livelli di industria, a livelli di società, sarà la sfida dei prossimi anni. La normativa ce lo impone, è un work in progress, quindi è un percorso sul quale ci siamo addentrati, abbiamo bisogno forse di qualche arma prima di arrivare ad avere una base data molto solida, molto profonda, ma ci arriveremo e questo sarà quindi l'anello che ci permetterà di chiudere la catena e di poter, quindi veramente con sicurezza, fare dei portafogli che siano al 100 % in linea con quelle che sono le aspettative di sostenibilità dei nostri clienti.

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