29 Maggio 2024
Il Giornale d'Italia ha intervistato Marco Troncone, amministratore delegato di Adr a margine dell'incontro su "Saf - a bet to win" organizzato da Eni nella sede di Piazza Enrico Mattei, a Roma.
Il Saf deriva da biomasse e presenta innumerevoli vantaggi dal punto di vista della competitività in ottica di sostenibilità:
"Il percorso per la decarbonizzazione del nostro settore aereo è assolutamente cominciato. È una strada lunga, un po' in salita, ma il percorso è avviato, innanzitutto come infrastrutture aeroportuali che saranno a zero emissioni nell'arco solo di pochi anni".
"La cosa più importante è che oggi ci diamo atto che i carburanti sostenibili per l'aviazione, i biocarburanti, stanno già circolando nei serbatoi degli aeromobili e lo fanno nel rispetto del mandato UE, quindi: il 2% il prossimo anno, il 6% al 2030, e poi sarà in crescita. Ma Eni soprattutto, quindi il sistema Italia con Eni al centro, sotto la guida anche di ENAC e di tutto il tessuto industriale, Aeroporti di Roma inclusa, sta facendo appunto uno sforzo per anche superare questi target".
"Oggi ci siamo detti che i piani di produzione di ENI supereranno i fabbisogni dettati dall'Unione europea, almeno nel breve e medio termine.
È chiaro che poi l'equazione per essere effettivamente totalmente ecosostenibile dovrà anche prevedere - prevedibilmente e auspicabilmente - anche un sostegno economico pubblico affinché alla sostenibilità ambientale, alla transizione ambientale, si possa anche accoppiare un necessario concetto di sostenibilità economica e sociale".
"Oggi il carburante sostenibile per l'aviazione ha dei livelli di costo naturalmente superiori al carburante tradizionale: circa tre volte tanto. Naturalmente con il maggior utilizzo, con le economie di scala che prevediamo, questo costo andrà progressivamente a calare. Effettivamente, però, oggi un carico c'è.
Una parte di questo extracosto lo potranno sostenere gli stessi produttori di carburanti, certamente linee aeree che lo acquistano, certamente anche gli aeroporti che possono dare un contributo. Anche i passeggeri, su base volontaria, talvolta danno un contributo ma, in ultima analisi, dobbiamo assicurarci che l'impatto sul costo dei biglietti non sia tale da menomare o ridurre la domanda. Questa è un'equazione che va risolta proprio per questo. Sostanzialmente c'è bisogno di un supporto pubblico affinché la crescita della connettività aerea rimanga quella che oggi già c'è. La connettività aerea a livello internazionale e globale è una necessità imprescindibile per tutti e quindi è importante preservarla"
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